ACERETA (VALLE DI)
in Romagna
È una delle Valli trasversali dell'Appennino, fra quelle del Lamone e del Montone, la quale schiudesi al biforcare di uno sprone che staccasi dalla giogaja dell'Alpe di S. Benedetto presso S.
Maria dell'Eremo e per una profonda foce si dirige da libeccio a grecale verso la terra di Modigliana. – Porta il nome delle selvose piante (aceri) che ivi vegetarono piuttostochè quello della fiumana che la percorre per il corso di 12 e più miglia toscane sotto il nome generico di torrente della Valle.
La fisica costituzione del suolo consiste in una arenaria argillo-micacea a strati orizzontali alternati con schisti marnosi che terminano per convertirsi, i primi, in tufo conchiliare, e gli ultimi in marna cerulea friabile consimile a quella del terreno subappennino della Toscana. La parte più alta della Valle Acereta è ricoperta di faggi e di abeti; i suoi fianchi di selve di castagni, di cerri e di ontani, mentre il suo fondo ed i luoghi meglio esposti sono coltivati a campi sativi, a vigneti, con gelsi e qualche pianta d'ulivo.
È attraversata da una strada comunitativa che staccasi dalla via provinciale di Marradi al ponte di Populano, e per il monte della Cavallara entra nella Valle suddetta, quindi passa sopra un ponte la sua fiumana al borgo di Lutriano per risalire il poggio che comunica con la vallecola di Tredozio, lungo il suo torrente che costeggia sino a Modigliana.
La Valle di Acereta ha dato il suo nome alla soppressa badia dei Camaldolensi, oggi pieve di Acereta. – Vedere ABAZIA DI ACERETA.
Maria dell'Eremo e per una profonda foce si dirige da libeccio a grecale verso la terra di Modigliana. – Porta il nome delle selvose piante (aceri) che ivi vegetarono piuttostochè quello della fiumana che la percorre per il corso di 12 e più miglia toscane sotto il nome generico di torrente della Valle.
La fisica costituzione del suolo consiste in una arenaria argillo-micacea a strati orizzontali alternati con schisti marnosi che terminano per convertirsi, i primi, in tufo conchiliare, e gli ultimi in marna cerulea friabile consimile a quella del terreno subappennino della Toscana. La parte più alta della Valle Acereta è ricoperta di faggi e di abeti; i suoi fianchi di selve di castagni, di cerri e di ontani, mentre il suo fondo ed i luoghi meglio esposti sono coltivati a campi sativi, a vigneti, con gelsi e qualche pianta d'ulivo.
È attraversata da una strada comunitativa che staccasi dalla via provinciale di Marradi al ponte di Populano, e per il monte della Cavallara entra nella Valle suddetta, quindi passa sopra un ponte la sua fiumana al borgo di Lutriano per risalire il poggio che comunica con la vallecola di Tredozio, lungo il suo torrente che costeggia sino a Modigliana.
La Valle di Acereta ha dato il suo nome alla soppressa badia dei Camaldolensi, oggi pieve di Acereta. – Vedere ABAZIA DI ACERETA.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 36.
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