ACQUAVIVA in Maremma
castellare nei monti della Gherardesca presso alla sorgente del rio d'Acquaviva che sbocca in mare alla Torre S. Vincenzo nella Comunità Giurisdizione e circa 6 miglia toscane a maestro di Campiglia, Diocesi di Massa, Compartimento di Pisa.
Fu dominio dei conti della Gherardesca sino da quando il conte Gherardo nel 1004 assegnò una quarta parte del territorio del castello di Acquaviva alla Badia di Serena. – Ebbe nome pure da questo luogo il monastero di S. Pietro di Acquaviva, di cui parlano vari istrumenti dei secoli XII e XIII, passati alle monache di S. Domenico di Pisa, cui fu aggregato il monastero di Acquaviva ed i suoi beni situati per la massima parte nel territorio di Campiglia.
A questa chiesa di S. Pietro forse volle riferire la bolla del pontefice Gregorio VII spedita dal palazzo Laterano il 20 novembre 1075 a Guglielmo vescovo di Populonia, nella quale è designato il perimetro della Diocesi di Massa. Ivi si nota dal lato dei monti della Gherardesca, Vicum montanini, et inde ad Sanctum Petrum, in quo presides: inde vero ad S. Joannem (antica pieve di Campiglia) in Gualdum Domini Regis (Gualdo presso la Sassetta) et ad S. Philippum, et inde ad Montem Viridem. (ARCH. DIPL.
FIOR. Compartimento di Massa).
Nelle vicinanze di Acquaviva sul fianco settentrionale di Monte Calvo avvi l'oratorio della SS. Annunziata detta già Maria di Gloria, nota per il vicino romitorio del B.
Guido de’conti di Donoratico. Il monastero di Acquaviva trovasi nei Registri Vaticani di Cencio tassato per 2 soldi.
Fu dominio dei conti della Gherardesca sino da quando il conte Gherardo nel 1004 assegnò una quarta parte del territorio del castello di Acquaviva alla Badia di Serena. – Ebbe nome pure da questo luogo il monastero di S. Pietro di Acquaviva, di cui parlano vari istrumenti dei secoli XII e XIII, passati alle monache di S. Domenico di Pisa, cui fu aggregato il monastero di Acquaviva ed i suoi beni situati per la massima parte nel territorio di Campiglia.
A questa chiesa di S. Pietro forse volle riferire la bolla del pontefice Gregorio VII spedita dal palazzo Laterano il 20 novembre 1075 a Guglielmo vescovo di Populonia, nella quale è designato il perimetro della Diocesi di Massa. Ivi si nota dal lato dei monti della Gherardesca, Vicum montanini, et inde ad Sanctum Petrum, in quo presides: inde vero ad S. Joannem (antica pieve di Campiglia) in Gualdum Domini Regis (Gualdo presso la Sassetta) et ad S. Philippum, et inde ad Montem Viridem. (ARCH. DIPL.
FIOR. Compartimento di Massa).
Nelle vicinanze di Acquaviva sul fianco settentrionale di Monte Calvo avvi l'oratorio della SS. Annunziata detta già Maria di Gloria, nota per il vicino romitorio del B.
Guido de’conti di Donoratico. Il monastero di Acquaviva trovasi nei Registri Vaticani di Cencio tassato per 2 soldi.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 40.
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