AMOLA (S. MARIA DI) o LAMOLA
Antica cella dei monaci del Montamiata fra Arcidosso e Monte Laterone alle pendici occidentali del Monte Amiata sul torrente Ente tributario dell’Orcia, popolo di Monte Laterone, Comunità Giurisdizione e un miglio toscano a maestro di Arcidosso, Diocesi di Montalcino, già di Chiusi, Compartimento di Grosseto.
Questo luogo di cui si trova menzione sino dall’860 apparteneva alla Badia Amiatina, cui fu confermato dal pontefice Gregorio V, dall’imperatore Arnolfo nell’896, e da Corrado II nel 1036. – Non resta oggi che una chiesa a tre navate di antica struttura, dove si venera un simulacro della B. Vergine tenuto dai popoli limitrofi in grande venerazione. Poco lungi di qua trovansi i ruderi dell’antico convento di S. Processo abitato sino al 1782 dai Minori conventuali di S. Francesco, le cui sostanze furono date all’ospedale di Castel del Piano.
Questo luogo di cui si trova menzione sino dall’860 apparteneva alla Badia Amiatina, cui fu confermato dal pontefice Gregorio V, dall’imperatore Arnolfo nell’896, e da Corrado II nel 1036. – Non resta oggi che una chiesa a tre navate di antica struttura, dove si venera un simulacro della B. Vergine tenuto dai popoli limitrofi in grande venerazione. Poco lungi di qua trovansi i ruderi dell’antico convento di S. Processo abitato sino al 1782 dai Minori conventuali di S. Francesco, le cui sostanze furono date all’ospedale di Castel del Piano.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 82.
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