ANTELLA nel Val d’Arno di Firenze

(Incinula)

Contrada composta di più borgate e di sontuose ville ch’ebbero nome dall’antica pieve di Santa Maria dell’Antella, detta già de Incinula, nella Vallecola dell’Ema, Comunità e Giurisdizione del Bagno a Ripoli, Diocesi e Compartimento di Firenze, da cui è 4 miglia toscane a scirocco.
È una delle antiche doviziose chiese plebane del territorio fiorentino, di cui si trova fatta menzione in una carta del 1040, quando già era collegiata, ed i canonici parrochi convivevano col pievano. Diede nome alla stirpe Antellesi, che godè il giuspadronato della chiesa da cui l’ebbe la famiglia del Borgo. Estinta anche questa, dopo la metà del secolo XVIII ne acquistò i diritti la Religione militare di S. Stefano, che l’assegnò al Baliato di Porto Ferrajo. Fu opera sua la restaurazione seguita nel 1775 dall’attuale chiesa e canonica, insieme al contiguo palazzo del commendatario. La pieve dell’Antella conserva tuttora 10 popoli suffragenei. 1. S. Giorgio a Ruballa; 2. S.
Quirico a Ruballa; 3. S. Bartolommeo a Quarata; 4. S.
Andrea a Morgiano; 5. S. Donato in collina; 6. S.
Lorenzo a Montisoni; 7. S. Maria degli Ughi; 8. S.
Michele a Tegolaja ; 9. S. Pietro a Ema; 10. S. Stefano a Tizzana.
Sono fra le parrocchie soppresse S. Michele a Gamberaja e S. Martino a Monte Pilli, mentre la cappella di S.
Bernardo che fu dei Cistercensi di Settimo, e l’oratorio di S. Maria Maddalena de’Pazzi alla villa già Regno di Lappeggi, sono addetti alla pieve. Ne’suoi contorni fu trovata nel secolo XVII un’iscrizione etrusca riportata da Cosimo della Rena.
Il popolo di Antella conta 1861 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 92.