ARSICCIOLI
Due località conservano da tempo assai remoto questo nomignolo. Una nelle Masse di Città a Siena nel popolo di S. Lorenzo a Terenzano fra Siena e Lecceto. Il quale Arsiccioli ebbe nome forse da un castelluccio appellato Fumalgallo, rammentato nelle carte della badia di S. Eugenio presso Siena sino dal 1054.
– Vedere TERENZANO delle MASSE di SIENA.
– L’altro Arsiccioli, è nel Val d’Arno inferiore nella Comunità di Castelfranco di sotto. Lo stesso nome oggi è dato a una possessione posta in piano vicino all’emissario della Gusciana o Usciana, nella via che conduce da Castelfranco a Monte Falcone. Non so se a questa località piuttosto che ad altra omonima applicare si debbano quelle sostanze in loco Arsicciola, che insieme col prato juxta paludem Auctiane (padule di Fucecchio) nell’anno 754 dal nobile Walfredo di Pisa furono assegnate in dote alla sua badia di Monteverdi; né saprei asserire che fosse l’Arsicciole medesima di quella, cui riferisce altra pergamena dell’Archivio Arcivescovile di Lucca dell’anno 789, quando un certo Celso testò a favore di un monastero di donne dedicato a S. Tommaso nella Diocesi di Pistoja (era forse quello di Capraja) la sua corte in loco Arsicciole. Certo è che all’Arsiccioli di Castelfranco di sotto si applicano molto più chiaramente altre carte lucchesi sotto gli anni 766, 787, 1010 eccetera nelle quali è specificata assai meglio la località di Arsiccioli presso Arme e la diruta chiesa di S. Quirico a (ERRATA: Gusciana.) Gusciana. Un altro Arsiccioli dava il nome alla distrutta chiesa di S. Michele nella Comunità di Gambassi.
– Vedere TERENZANO delle MASSE di SIENA.
– L’altro Arsiccioli, è nel Val d’Arno inferiore nella Comunità di Castelfranco di sotto. Lo stesso nome oggi è dato a una possessione posta in piano vicino all’emissario della Gusciana o Usciana, nella via che conduce da Castelfranco a Monte Falcone. Non so se a questa località piuttosto che ad altra omonima applicare si debbano quelle sostanze in loco Arsicciola, che insieme col prato juxta paludem Auctiane (padule di Fucecchio) nell’anno 754 dal nobile Walfredo di Pisa furono assegnate in dote alla sua badia di Monteverdi; né saprei asserire che fosse l’Arsicciole medesima di quella, cui riferisce altra pergamena dell’Archivio Arcivescovile di Lucca dell’anno 789, quando un certo Celso testò a favore di un monastero di donne dedicato a S. Tommaso nella Diocesi di Pistoja (era forse quello di Capraja) la sua corte in loco Arsicciole. Certo è che all’Arsiccioli di Castelfranco di sotto si applicano molto più chiaramente altre carte lucchesi sotto gli anni 766, 787, 1010 eccetera nelle quali è specificata assai meglio la località di Arsiccioli presso Arme e la diruta chiesa di S. Quirico a (ERRATA: Gusciana.) Gusciana. Un altro Arsiccioli dava il nome alla distrutta chiesa di S. Michele nella Comunità di Gambassi.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 148.
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