BADIA DI S. ANDREA IN POSTIERLA

nel subborgo orientale di Volterra già abitata dagli Olivetani, attualmente seminario vescovile. – Ebbene nome di Postierla da una vicina porticciola delle antiche mura etrusche di detta città, sopra i di cui fondamenti fu eretto il fabbricato della stessa Badia.
Esiste tuttora fra le membrane degli Olivetani di Volterra, oggi nel R. Archivio Diplomatico di Firenze, la bolla spedita sotto il 18 ottobre 1339 da Rainuccio vescovo volterrano a Bernardo Tolomei I abate e fondatore della congregazione di Monte Oliveto, dove si legge, che la chiesa di S. Andrea di Postierla presso Volterra, essendo totalmente disabitata, e volendo il vescovo erigervi un monastero, col consenso del suo capitolo, la concede all’istituto di Montoliveto, all’effetto che il detto abate Bernardo vi costituisca monaci del suo ordine, cui dona a tal’uopo tutti i beni e ragioni spettanti alla chiesa di Postierla, l’esenta dal tributo delle decime e da ogni legge diocesana ec.
Ad aumentare il patrimonio del monastero di Postierla concorsero con altre elargizioni alcuni volterrani e la stessa città, la quale con deliberazione del 21 febbrajo 1355 deputò periti per risarcire il danno prodotto da un incendio a certe case del monastero di Postierla.
Esso si mantenne con splendore sino all’anno della sua soppressione (1783), dopo la qual’epoca fu restituita la chiesa e i suoi annessi con vari beni al vescovo, perchè si convertisse il locale in un edifizio per uso del Seminario diocesano, siccome ora si vede costà innalzato.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 178.