BADIA DI S. VERIANO

(S. Virianus in Ajole).

Sul dorso dei poggi che stanno alle spalle di Arezzo fra l’Alpe di Catenaja e il Monte Marzana, alla sinistra del torrente Cerfone nella Valle Tiberina, Comunità Giurisdizione Diocesi e Compartimento di Arezzo da cui è circa 8 miglia toscane a levante.
Fu Badia dei Camaldolensi fondata nell’anno 1095 da due fratelli signori di Monterchi, i quali le assegnarono in dote case e terreni posti nel casale di Seano nel Cortonese.
Trovasi nella serie delle tante badie, monasteri, eremi e priorati posseduti e confermati dai pontefici alla congregazione di Camaldoloi. In vigore di un breve del pontefice Leone X, che accordava la riunione della Badia di S. Veranio dopo la morte dell’abate, mancato questo nel 1537, fu il monastero suddetto con le sue entrate ammensato all’Eremo di Camaldoli, il di cui maggiore lo assegnò al monastero degli Angeli a Firenze, con l’onere di mantenere un sacerdote per servizio della parrocchia di S. Veriano, la quale appartiene al piviere di Rauco sul Cerfone.
La cura di S. Veriano ha una popolazione di 194 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 201.