BADIA DI TAGLIAFUNI

già DI NERANA (S. Maria della neve) in Val d’Arno di sopra.

Monastero affatto distrutto nel popolo di S. Pietro al Terreno, Comunità Giurisdizione e 3 miglia toscane circa a maestro di Figline, Diocesi di Fiesole, Compartimento di Firenze.
Fu delle più antiche delle Badie dei Vallombrosani fondata nel secolo XI. sebbene sia ignoto l’anno e il nome del suo fondatore; né si conosca memoria più antica di quella della bolla di Urbano II spedita il 6 agosto 1090 a favore della congregazione di Vallombrosa, dove si trova nominata sotto li vocabolo di Nerana. (Archivio Diplomatico Fiorentino Badia di Ripoli) L’abate Fulgenzio Nardi vallombrosano raccolse nei suoi Mss. il catalogo degli abati di Tagliafuni, che potè ritrovare nelle pergamene della sua Religione, a partire dall’anno 1196 fino al 1716. (Mss. nella Biblioteca del Seminario fiorentino) La chiesa di Taglifuni fu restaurata nel 1569; e nel 22 ottobre dello stesso anno consacrata dal vescovo di Fiesole Angelo da Diacceto. Minacciava un’altra volta di rovinare monastero e chiesa a Tagliafuni, quando la congregazione Vallombrosana preseduta dal generale Colombino Bassi, nel 1710 fece un concordato col capitolo della Collegiata di Figline, dal quale ottenne l’oratorio di S. Maria al Ponte rosso sulla strada Regia Aretina, cedendo in permuta al prenominato capitolo la chiesa parrocchiale di S. Bartolommeo a Scampata, di padronato, in origine, della Badia di Passignano, ben nota nella storia della Pieve e collegiata di Figline.
Sanzionata tale permuta nel 1712 dal vescovo di Fiesole e dalla corte di Roma, i monaci di Tagliafuni passarono ad abitare il nuovo monastero che inalzarono dai fondamenti accanto all’oatorio di S. Maria al Ponte rosso, dove stettero, fino a che quella piccola famiglia monastica non fu soppressa, nel 1810, lasciandovi un sacerdote per la cura delle anime. – Vedere PONTE ROSSO (S. MARIA al).
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 195.