BAGNAJA SUL CERFONE

Casale e parrocchia (S. Michele in Balnearia) nella Valle Tiberina, piviere di Ranco, già di Micciano, Comunità Giurisdizione e 7 miglia toscane a ostro di Anghiari, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Risiede nel piano del Cerfone alla base orientale del poggio S. Veriano sulla sinistra del torrente Cerfone e della nuova strada Regia dell’Adriatico.
Questo nome di Bagnaja, dato nei tempi scorsi a molte altre località del Granducato, derivò dalla situazione loro alquanto palustre, o dalla vicinanza a qualche sorgente di acque minerali. – Infatti il luogo di Bagnaja sul Cerfone richiama sempre alla memoria la sua etimologia a chi attraversa il suo frigido piano, sparso di giunchi e di canneti in un terreno uliginoso.
Fu questo luogo signoria dei conti di Galbino e suoi consorti, dai quali pervenne nei conti di Talla quella porzione di padronato sulla chiesa di S. Michele a Bagnaja, che il conte Angelo di Talla renunziò a favore della Fraternità di Arezzo, per testamento rogato lì 29 novembre 1454 da Ser Michele padre del celebre Francesco Accolti.
La cura di S. Michele a Bagnaja ha 96 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 207.