BELFORTE di Mugello
Castellare sul giogo dell’Appennino di (ERRATA : Coreglia) Corella, per dove si varca dalla Val di Sieve in quella del Lamone in Romagna, nel popolo di S. Martino a (ERRATA : Coreglia) Corella, Comunità Giurusdizione e 6 miglia toscane a settentrione di Dicomano, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Fu uno dei tanti castelli toccato al ramo dei conti Guidi di Battifolle; da uno dei quali la Repubblica fiorentina lo acquistò in comp ra, nel 1375, insieme col vicino castello di Gattaja. (AMMIR. Stor. Fior.) Il castello di Belforte dominava uno dei passaggi più malagevoli che guida tuttora dalla Romagna in Val di Sieve, reso memorabile da Matteo Villani per la malaventura che al passo delle Scalette incontrò, nel 1368, la temuta compagnia del conte Lando, fatto prigioniero esso stesso dai montanari che l’assalirono fra quei burroni.
Fu uno dei tanti castelli toccato al ramo dei conti Guidi di Battifolle; da uno dei quali la Repubblica fiorentina lo acquistò in comp ra, nel 1375, insieme col vicino castello di Gattaja. (AMMIR. Stor. Fior.) Il castello di Belforte dominava uno dei passaggi più malagevoli che guida tuttora dalla Romagna in Val di Sieve, reso memorabile da Matteo Villani per la malaventura che al passo delle Scalette incontrò, nel 1368, la temuta compagnia del conte Lando, fatto prigioniero esso stesso dai montanari che l’assalirono fra quei burroni.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 292.
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