BELLEMÈ o BETLEM (S. MARIA A)
Antico ospizio nella Masse di S. Martino nella Giurisdizione Diocesi e Compartimento di Siena, da cui è un miglio a ostro fuori di porta Romana.
Si fa menzione di questo spedale sino dal secolo XII, in occasione di una permuta di beni fra lo spedalingo di Betlem e l’abate di S. Salvatore dell’Isola. Destinato in seguito ad altri usi, il patrimonio di S. Maria a Bellemé fu assegnato in benefizio alla nob. famiglia Piccolomini, che lo convertì in prebenda canonicale per il Primicerio della Metropolitana senese, di data di quella casa. – Il Lanzi cita una tavola di questa chiesa di Betlem, come opera anteriore al 1200.
Si fa menzione di questo spedale sino dal secolo XII, in occasione di una permuta di beni fra lo spedalingo di Betlem e l’abate di S. Salvatore dell’Isola. Destinato in seguito ad altri usi, il patrimonio di S. Maria a Bellemé fu assegnato in benefizio alla nob. famiglia Piccolomini, che lo convertì in prebenda canonicale per il Primicerio della Metropolitana senese, di data di quella casa. – Il Lanzi cita una tavola di questa chiesa di Betlem, come opera anteriore al 1200.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 293.
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