BETTOLLE
(Betula).
– Villaggio in Val di Chiana nella Comunità Giurisdizione e 4 miglia toscane a levante di Asinalunga, Diocesi di Pienza, già di Arezzo, al cui Compartimento appartiene.
Risiede sull’umile dorso dell’alto piano di sabbione sparso di fossili terrestri e marini, il quale a guisa di una prolungata deleziosa collina dalla pieve al Toppo s’incammina costà, dove il torrente Esse si è aperto un passaggio alla sua base settentrionale per invergere da scirocco verso borea il cammino, onde tributare le sua acque nel canale maestro della Chiana.
È un ben fabbricato e prosperoso villaggio sulla strada Longitudinale, quasi nel centro della Valle della Chiana Granducale, che da questo punto si può contemplare in tutte le direzioni.
Sono per accrescere bellezza e decoro a Bettolle il nuovo e più vasto tempio in costruzione e due grandiose case di campagna, una delle quali con specola appartiene all’amministrazione dei beni della Corona, che vi possiede una estesa e ben coltivata tenuta; l’altra di proprietà de’signori Passerini di Cortona, che la rendeno ognora più vaga per giardini ed altri deliziosi annessi.
Non molto discosto da Bettolle, al luogo detto il Casato, è stato eretto modernamente un ameno casino dal cav.
Bandini-Piccolomini di Siena.
Eppure questo bel villaggio, a cui probabilmente diedero il nome le betulae (ontani), non doveva essere che un povero casale, allorchè, nel giugno del 1040, il conte Walfredo, stando in Arezzo, offriva alla chiesa de’SS.
Martino, Giovanni evangelista e Niccola vari pezzi di terre, fra i quali alcuni situati nel Casale Betula infra plebe S. Petri sito Mensule. (CAMICI, dei March. di Toscana.) Si fa mensione di questo stesso luogo in un privilegio del 1209 di Ottone IV in favore degli eredi del conte Walfredo, ai quali confermò i luoghi di Bettolle, Torrita e Fratta. Nel 1149 ne era signore un conte Manente, il quale pagava di censo annuo lire 25 al Comune di Siena.
(ARCH. DIPL. di SIENA.) Fu nella già palustre pianura di Bettolle, dove la Repubblica senese, sino dal 1333, ordinò i primi lavori idraulici, interrottamente proseguiti sotto il governo Mediceo, ma con sistema più regolare e con più grandioso successo portati presso che al loro compimento dall’Augusta Dinastia regnante.
Nel 1352 fu il poggio di Bettolle munito di una bastia dai senesi, che riguardarono Bettolle come punto di frontiera del loro territorio. (DEI, Cron. Senese.) In questo paese, ricco di ogni sorta di vettovaglie, si tengono nel corso dell’anno tre fiere, le quali cadono nel primo mercoledì di giugno, nel 30 di agosto, e nel 2 di novembre. – Vedere ASINALUNGA.
La parrocchia di S. Maria e S. Cristofano a Bettole conta 1304 abitanti.
Risiede sull’umile dorso dell’alto piano di sabbione sparso di fossili terrestri e marini, il quale a guisa di una prolungata deleziosa collina dalla pieve al Toppo s’incammina costà, dove il torrente Esse si è aperto un passaggio alla sua base settentrionale per invergere da scirocco verso borea il cammino, onde tributare le sua acque nel canale maestro della Chiana.
È un ben fabbricato e prosperoso villaggio sulla strada Longitudinale, quasi nel centro della Valle della Chiana Granducale, che da questo punto si può contemplare in tutte le direzioni.
Sono per accrescere bellezza e decoro a Bettolle il nuovo e più vasto tempio in costruzione e due grandiose case di campagna, una delle quali con specola appartiene all’amministrazione dei beni della Corona, che vi possiede una estesa e ben coltivata tenuta; l’altra di proprietà de’signori Passerini di Cortona, che la rendeno ognora più vaga per giardini ed altri deliziosi annessi.
Non molto discosto da Bettolle, al luogo detto il Casato, è stato eretto modernamente un ameno casino dal cav.
Bandini-Piccolomini di Siena.
Eppure questo bel villaggio, a cui probabilmente diedero il nome le betulae (ontani), non doveva essere che un povero casale, allorchè, nel giugno del 1040, il conte Walfredo, stando in Arezzo, offriva alla chiesa de’SS.
Martino, Giovanni evangelista e Niccola vari pezzi di terre, fra i quali alcuni situati nel Casale Betula infra plebe S. Petri sito Mensule. (CAMICI, dei March. di Toscana.) Si fa mensione di questo stesso luogo in un privilegio del 1209 di Ottone IV in favore degli eredi del conte Walfredo, ai quali confermò i luoghi di Bettolle, Torrita e Fratta. Nel 1149 ne era signore un conte Manente, il quale pagava di censo annuo lire 25 al Comune di Siena.
(ARCH. DIPL. di SIENA.) Fu nella già palustre pianura di Bettolle, dove la Repubblica senese, sino dal 1333, ordinò i primi lavori idraulici, interrottamente proseguiti sotto il governo Mediceo, ma con sistema più regolare e con più grandioso successo portati presso che al loro compimento dall’Augusta Dinastia regnante.
Nel 1352 fu il poggio di Bettolle munito di una bastia dai senesi, che riguardarono Bettolle come punto di frontiera del loro territorio. (DEI, Cron. Senese.) In questo paese, ricco di ogni sorta di vettovaglie, si tengono nel corso dell’anno tre fiere, le quali cadono nel primo mercoledì di giugno, nel 30 di agosto, e nel 2 di novembre. – Vedere ASINALUNGA.
La parrocchia di S. Maria e S. Cristofano a Bettole conta 1304 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 306.
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