BORDIGNANO
(Burdinianum).
Castello e pieve (S.
Giovanni Battista) nella Valle del Santerno, Comunità Giurisdizione e circa 6 miglia toscane a libeccio di Firenzuola, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Giace nell’Appennino 5 miglia toscane a levante di Pietramala, presso al confine Granducale dalla parte del contado d’Imola.
Signoreggiarono lungo tempo in Bordignano gli Ubaldini, i quali conservavano allodii in Bordignano anco nel secolo XIII, rammentati nel diploma concesso a quei nobili da Federigo II, nel 1220.
Bordignano, Cà Magiore e Rio cornacchiajo, nel 1332, vennero all’ubbidienza della Repubblica fiorentina, la quale accordò a quei popoli privilegj ed esenzioni per dare animo agli altri schiavi degli Ubaldini d’imitarne l’esempio. – A conservare liberi e franchi costà i nuovi distrettuali del contado fiorentino, la Repubblica ordinò la fondazione del castello di Firenzuola, cui sino dalla sua origine (1333) aggregò i Comuni di Tirli e di Bordignano, concedendo loro nel tempo medesimo un civile statuto redatto da sei distinti giureconsulti: cioè, da Bartolommeo da Castelfiorentino, Coppo di Borghese, Guido di Guazza, Spinello da Mosciano, Benincasa Folchi, e Lottieri da Filicaja. (P. ILDEFONSO, Delizie degli Eruditi, T. XII).
L’antica pieve di Bordignano era matrice di sei popoli; 1.
S. Cristina e S. Giorgio a Castel vecchio; 2. S. Maria di Caburaccia, prioria; 3. S. Niccolò a Culcedra, riunito nel 1784 al popolo di Caburaccia; 4. SS. Jacopo e Cristoforo a Visignano ; 5. S. Lorenzo al Peglio; 6. S. Zanobi a Pietra Mora, ora Pietra Maltesca, annesso alla pieve.
Nel 1785 con breve del pontefice Pio VI fu staccata dalla Diocesi d’Imola la parrocchia di S. Andrea a Piancaldoli, assegnata al piviere di Bordignano, e dichiarata prepositura con decreto dell’Arcivescovo fiorentino del dì 6 luglio 1788.
La parrocchia di Bordignano conta 318 abitanti.
Giovanni Battista) nella Valle del Santerno, Comunità Giurisdizione e circa 6 miglia toscane a libeccio di Firenzuola, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Giace nell’Appennino 5 miglia toscane a levante di Pietramala, presso al confine Granducale dalla parte del contado d’Imola.
Signoreggiarono lungo tempo in Bordignano gli Ubaldini, i quali conservavano allodii in Bordignano anco nel secolo XIII, rammentati nel diploma concesso a quei nobili da Federigo II, nel 1220.
Bordignano, Cà Magiore e Rio cornacchiajo, nel 1332, vennero all’ubbidienza della Repubblica fiorentina, la quale accordò a quei popoli privilegj ed esenzioni per dare animo agli altri schiavi degli Ubaldini d’imitarne l’esempio. – A conservare liberi e franchi costà i nuovi distrettuali del contado fiorentino, la Repubblica ordinò la fondazione del castello di Firenzuola, cui sino dalla sua origine (1333) aggregò i Comuni di Tirli e di Bordignano, concedendo loro nel tempo medesimo un civile statuto redatto da sei distinti giureconsulti: cioè, da Bartolommeo da Castelfiorentino, Coppo di Borghese, Guido di Guazza, Spinello da Mosciano, Benincasa Folchi, e Lottieri da Filicaja. (P. ILDEFONSO, Delizie degli Eruditi, T. XII).
L’antica pieve di Bordignano era matrice di sei popoli; 1.
S. Cristina e S. Giorgio a Castel vecchio; 2. S. Maria di Caburaccia, prioria; 3. S. Niccolò a Culcedra, riunito nel 1784 al popolo di Caburaccia; 4. SS. Jacopo e Cristoforo a Visignano ; 5. S. Lorenzo al Peglio; 6. S. Zanobi a Pietra Mora, ora Pietra Maltesca, annesso alla pieve.
Nel 1785 con breve del pontefice Pio VI fu staccata dalla Diocesi d’Imola la parrocchia di S. Andrea a Piancaldoli, assegnata al piviere di Bordignano, e dichiarata prepositura con decreto dell’Arcivescovo fiorentino del dì 6 luglio 1788.
La parrocchia di Bordignano conta 318 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 335.
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