BOTINACCIO (S. ANDREA A)

nel Val d’Arno inferiore.

Villa e parrocchia nel piviere di Celiaula, Comunità, Giurisdizione e quasi 6 miglia toscane a maestro di Montespertoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
È posta sull’alto piano della Valle sulla strada comunitativa che da Montespertoli per Celiaula e Simontana entra nella Regia pisana un miglio a occidente della Regia Villa dell’Ambrogiana.
È probabile che dal vicino borro, donde ha origine il canale di Val di Botte, prendesse questo luogo l’etimologia di Botinaccio, siccome l’ebbe dal torrente Botena la pieve sopra descritta; mentre ci sembra affatto assurda la tradizione tuttora in voga in cotesta contrada, che il nome di Botinaccio provenisse da un bottino raccolto e nascosto costà da Castruccio Castracani nella scorreria che fece nel febbrajo del 1326 in Val di Pesa, a danno del Comune di Firenze.
La cadente villa, ossia casa torrita del Botinaccio, denominata il Palazzaccio, fu ed è di proprietà della illustre famiglia de’Frescobaldi patrona della chiesa.
S. Andrea al Botinaccio conta 201 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 357.