BOVECCHIO e BELORA

in Val di Cecina.

Due castelli diruti alla destra del fiume Cecina, nella Comunità e Giurisdizione di Riparbella, Diocesi e Compartimento di Pisa.
Sono rammentati in varie pergamene della Primaziale e in quelle di S. Lorenzo alle Rivolte di Pisa. – Vi ebbero podere i conti della Gherardesca, cui appartenne quel Gherardo figlio di altro Conte Gherardo che, nel 29 agosto 1120, fece transazione con l’arcivescovo di Pisa di cinque parti della corte di Belora e di quella di Bovecchio.
Dicesi tuttora Belora un castellare posto presso la tenuta di Casaglia nella Comunità di Riparbella, 4 miglia toscane circa a levante del capoluogo, sulla ripa destra del fiume Cecina.
Dai numerosi ipogei nel luogo di Belora scoperti pochi anni fa dal zelante antiquario volterrano signor Cinci espertissimo indagatore di tali sepolcreti, si può arguire dell’antichità, lustro e popolazione di questo paese, ora nuda e deserta campagna.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 358.