BRANDEGLIO (PIEVE DI)

in Val d’Ombrone pistojese,

sotto il titolo di (ERRATA: S. Giovanni Evangelista in Val di Bure, detta altre volte a Montecuccoli, nella Comunità di Porta S. Marco, Giurisdizione Diocesi e 3 miglia toscane a greco) S. Maria a Cireglio, oS. Pancrazio a Brandeglio, nella Comunità di Porta al Borgo e circa 6 miglia toscane a settentrione di Pistoja, Compartimento di Firenze.
Siede in poggio fra i due rami del torrente Bure. – Era di padronato dei Conti Guidi, ai quali venne confermata la pieve di Brandeglio con tutto il suo territorio dagl’imperatori Arrigo VI e Federigo II sotto gli anni 1191, 1220 e 1247. – La più antica memoria di questa contrada apparisce in una carta della cattedrale di Pistoja, del mese di maggio 985.
(ERRATA: Nella chiesa di Brandeglio o di Val di Bure) nella chiesa di S. Pancrazio a Brandeglio esiste una mediocre pittura di Pietro Marchesini all’altare di S.
Margherita da Cortona. Questa pieve conta 6 chiese filiali; 1. S. Silvestro a S. Moro, Prioria; 2. S. Pietro in Candeglia, Prioria; 3. SS. Martino e Lucia a Jano; 4. S.
Michele a Baggio; 5. S. Niccolò a Germinaja; 6. S.
Stefano a Pian del Toro.
La parrocchia di S. Giovanni Evangelista a Brandeglio in Val di Bure conta 1087 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 361.