CAMPO MAGGIO
(Campus Major) nel Val d’Arno casentinese.
Vico sulla pendice occidentale dell’Alpe di Catenaja, nel popolo di S. Maria a Valenzano, Comunità Giurisdizione e circa 5 miglia toscane a settentrione di Subbiano, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Il suo poggio era coltivato a vigneti anche nell’epoca più remota della storia agraria casentinese, siccome lo da a conoscere l’istrumento di fondazione dell’Abazia di Prataglia del 1008, quando il vescovo di Arezzo Elemberto le assegnò, fra gli altri terreni, un predio di 12 sestarj contiguo alle vigne di Campo Maggiore, a condizione che quei cenobiti dovessero ridurlo e coltivarlo a vigneti.
È infatti nella Comunità di Subbiano, dove tuttora si produce il vino migliore del Casentino, cui probabilmente vuolsi riferire quello prelibato che il Magnifico Lorenzo de’Medici inviò in dono al Pontefice. – Vedere SUBBIANO Comunità.
Il suo poggio era coltivato a vigneti anche nell’epoca più remota della storia agraria casentinese, siccome lo da a conoscere l’istrumento di fondazione dell’Abazia di Prataglia del 1008, quando il vescovo di Arezzo Elemberto le assegnò, fra gli altri terreni, un predio di 12 sestarj contiguo alle vigne di Campo Maggiore, a condizione che quei cenobiti dovessero ridurlo e coltivarlo a vigneti.
È infatti nella Comunità di Subbiano, dove tuttora si produce il vino migliore del Casentino, cui probabilmente vuolsi riferire quello prelibato che il Magnifico Lorenzo de’Medici inviò in dono al Pontefice. – Vedere SUBBIANO Comunità.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 430.
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