CAPALLE

in Val di Bisenzio.

Borgata con parrocchia (SS. Quirico e Giuditta) nel piviere Comunità Giurisdizione, e circa miglia toscane 1 e 1/2 a settentrione di Campi, Diocesi e Compartimento di Firenze, da cui resta 8 miglia toscane a maestro Risiede in mezzo a un’ubertosa e popolata pianura sullo sbocco del fosso Marinella nel Bisenzio, alla sponda sinistra di questo fiume, e poco lungi dalla strada Regia di Prato, dalla quale città è appena 3 miglia a scirocco.
Ebbe nome di castello da una casa torrita di proprietà dei vescovi di Firenze, che nei primi secoli dopo il mille ebbero signoria e tennero in Capalle per loro conto un giusdicente o rettore.
Quanto fosse abitata sin d’allora cotesta contrada lo dà a divedere un registro degli uomini di Capalle, allorché, nel 1231, questi giurarono di essere tributari di Arrigo Foraboschi vescovo fiorentino. (LAMI, Mon. Eccl. Flor.) Il castello di Capalle fu inutilmente battagliato nel 1266, dal Conte Guido Novello capitano dei Ghibellini, mentre si ritirava da Firenze contro lui sollevata. (G. VILLANI, Cronic.). È noverato nella bolla d’oro fra i castelli della Valle di Bisenzio che sostenevano le parti dell’Impero sotto Carlo IV.
A poca distanza da Capalle sulla strada Regia pratese havvi la villa, detta la Torre, dei marchesi Corsi di Firenze.
La parrocchia de’SS. Quirico e Giuditta a Capalle, di collazione dell’arcivescovo di Firenze, fu decorata del titolo di prepositura con battistero. Essa è la prima fra le parrocchie comprese nel plebanato di Campi. – Vedere CAMPI, Comunità.
La parrocchia di Capalle nel 1551 aveva 451 abitanti; nel 1745 ne conteneva 520; mentre nel 1833 contava 712 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 449.