CAPRONA

nel Val d’Arno pisano.

Castello con due borgate e una pieve antica (S. Giulia) nella Comunità Giurisdizione Diocesi e Compartimento di Pisa, da cui è 5 miglia toscane a levante.
Alla destra riva dell’Arno alla confluenza del torrente Zambra di Calci esiste quella rocca di Caprona che più volte servì di refugio ai Pisani del vinto partito. È quella stessa rocca dalla quale, nel 1289, Dante vide i fanti, Che uscivan patteggiati di Caprona.
Finalmente è quel fortilizio che per deliberazione pubblica i Fiorentini smantellarono nel 1433 insieme con tanti altri sparsi nei contadi di Pisa e di Arezzo.
Si trova memoria di Caprona sino dal mille. Una membrana del 1024 tratta di una concessione al monastero di S. Michele in Borgo di Pisa di un pezzo di terra con vigne posto nei confini di Caprona, luogo detto Crespignano (ARCH. DIPL. FIOR. Carte di S. Michele in Borgo di Pisa.) Caprona ebbe anch’essa i suoi nobili, alcuni dei quali lasciarono un nome nella storia. Tale fu un Ugoccione di Caprona compreso tra i magnati Pisani che, nel 1238, stabilirono una lega nel castello di S. Maria in Monte; un Bercio che fu capo dei fuoriusciti di Pisa, allorché insieme con essi, nel 1279, si fortificò nella sua torre di Caprona, vivendo per tre anni, di scorrerie; un Guido di Caprona che restò vittima di un Lanfranchi, nel 1322, per odio di parti; e un Filippo di Caprona, comandante di milizie in Pisa per Lodovico il Bavaro, nel 1328.
Fra la Verruca e Caprona vedesi sopra deliziosa collina tuttora incompleto quel palazzo che Cosimo I destinava a una residenza pacifica negli ultimi anni di sua vita, con l’intenzione di rinunziare affatto il governo al G. Principe Francesco suo figlio.
La pieve di S. Giulia a Caprona, poco distante dal castello è un antico edifizio a tre corpi, ridotto attualmente alla sola navata di mezzo. Erano sue succursali le seguenti chiese: 1. S. Biagio al Castello (di Caprona), 2. S. Vittorio di Campo; 3. S. Pantaleone; 4. S. Martino a Crespignano; 5. S. Michele a Ghezzano; 6. S. Giovanni Battista a; 7. S.
Maria a Ghezzana; 8. S. Cristofano a Colignola; 9. S.
Giusto di Campo (oggi Pieve); 10. S. Lorenzo di Campo.
Attualmente dipendono dalla pievania di Caprona le parrocchie di S. Maria a Mezzana e di S. Salvatore di Uliveto. Le chiese di Crespignano e S. Vittorio sono senza cura di anime; le altre furono date al plebanato di S.
Giusto di Campo.
La parrocchia di Caprona conta 452 abitanti, dei quali 31 entrano nella Comunità dei Bagni di S. Giuliano.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 472.