CASAGLIA DI VOLTERRA
in Val di Cecina.
Casale già Castello con antica pieve (S. Giovanni Battista) nella Comunità Giurisdizione e circa 6 miglia toscane a libeccio di Montecatini di Val di Cecina, Diocesi di Volterra, Compartimento di Firenze.
I ruderi di questo castello sono in cima di una collinetta alla destra del fiume Cecina presso alcune case coloniche.
Fu uno dei castelli, al pari dell’altro Casaglia in Val d’Elsa, compreso nel privilegio che Arrigo VI, nel 1186, accordò a Ildebrando Pannocchieschi vescovo di Volterra; ed è quel Casaglia nominato a confine nell’antico perimetro del territorio pisano, al quale governo i terrazzani di Casaglia si ribellarono nel 1345. – Esisteva quivi presso il castello di Strido, del cui comune ha fatto parte il popolo di Casaglia sino alla legge Leopoldina sul regolamento amministrativo delle Comunità del Granducato.
La parrocchia di S. Giovanni Battista a Casaglia conta 164 abitanti.
I ruderi di questo castello sono in cima di una collinetta alla destra del fiume Cecina presso alcune case coloniche.
Fu uno dei castelli, al pari dell’altro Casaglia in Val d’Elsa, compreso nel privilegio che Arrigo VI, nel 1186, accordò a Ildebrando Pannocchieschi vescovo di Volterra; ed è quel Casaglia nominato a confine nell’antico perimetro del territorio pisano, al quale governo i terrazzani di Casaglia si ribellarono nel 1345. – Esisteva quivi presso il castello di Strido, del cui comune ha fatto parte il popolo di Casaglia sino alla legge Leopoldina sul regolamento amministrativo delle Comunità del Granducato.
La parrocchia di S. Giovanni Battista a Casaglia conta 164 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 494.
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