CASENTINO

(Clusentinum).

Il primo e più elevato bacino dell’Arno, dal giogo di Falterona sino a Monte Giovi, dove il secondo bacino si disserra, porta il nome di Casentino. Esso nella direzione da maestro a scirocco si distende nella lunghezza di circa 24 miglia, mentre nell’opposto lato la maggiore sua larghezza giunge a 21 miglia, cioè, dalle Alpi di Prataglia e del Bastione a quelle della Badia di S. Trinita e di Vallombrosa.
Il suo perimetro di figura quasi sferoidale trovasi fra il grado 29° 15’e 29° 38’di longitudine e il grado 43° 33’e 43° 53’di latitudine. – Esso occupa una superficie di 229442 quadrati, quasi equivalenti a 286 miglia quadrate toscane.
Il Casentino è circoscritto da alti monti, i quali scendono dalla catena centrale dell’Appennino per due grandi diramazioni; quella della Consuma che staccasi dal fianco occidentale della Falterona, stendesi per Vallombrosa, Pratomagno e l’Alpe di S. Trinita alla destra dell’Arno sino al suo sbocco nel piano di Arezzo. Propagasi dal lato opposto della Catenaia fa corona dalla parte manca alla valle Casentinese, e dalla destra alla valle Tiberina, mentre all’Arno da un lato, e al Tevere dall’altro i suoi sproni fanno siepe fra Monte Giovi e Montedoglio.
Simili contrafforti si ramificano in varia direzione abbassandosi nella valle sino alle rive dell’uno e dell’altro fiume, talchè la contrada è presso che tutta montuosa.
Dove la valle Casentinese maggiormente pianeggia è nei contorni del famoso Campaldino davanti a Poppi.
Confina a levante con la Valle Tiberina e quella del Savio, a ostro con il Valdarno aretino, a libeccio con il Valdarno superiore, a ponente e a maestro con la Valle di Sieve, a settentrione, con quelle del Bidente in Romagna.
Vi danno accesso due grandi strade maestre; la Regia Casentinese che staccasi dalla postale aretina sopra il Pontassieve, e per il monte della Consuma entra nel Casentino passando da Stia, oppure dal Borgo alla Collina; l’altra via provinciale rimonta la valle Casentinese partendo da Arezzo.
Le cime dei monti che circoscrivono il Casentino sono nella massima parte rivestite di boschi di faggi e di abeti, fra i quali si cercarono un contemplativo ricovero i primi fondatori di tre grandi ordini religiosi, S. Romualdo a Camaldoli, S. Giovanni Gualberto alla Vallombrosa, S.
Francesco all’Alvernia. I cerri e i castagni coprono la parte inferiore della montagna.
Il clima del Casentino in generale è più rigido nell’inverno di quello che lo comporti la sua geografica posizione, in ragione forse di trovarsi chiuso fra alti monti, la cui chioma in quella stagione suol essere carica di neve.
L’eccellente qualità dell’aria, delle acque, delle carni e dei prodotti agrari influisce alla buona costituzione fisica dei Casentinesi, i cui occhi vivacissimi tutt’altro ci danno a credere che quei stolidi ambasciatori descritti da Franco Sacchetti uscissero dalla patria dei Landini, dei Bibbiena, dei Crudeli, dei Maccioni, dei Perelli e dei Soldani.
Dal Quadro della popolazione qui appresso riportato risulta, che i territori di Chiusi, di Montemignajo e di Talla sono fra i più sterili e che quelli delle Comunità di Chitignano, di Bibbiena, di Castel S. Niccolò e di Poppi superano in popolazione tutte le altre Comunità del Casentino. – In generale, presa la media proporzionale, si trovano in cotesta Valle 120 abitanti per ogni miglio quadrato.
Vedere gli Articoli dei Capoluoghi delle 13 Comunità del Casentino.
QUADRO della Popolazione del CASENTINO divisa per Comunità 1. nome del Capoluogo di Comunità: BIBBIENA; superficie in quadrati agrari: 25340,91; abitanti nel 1833: n° 4982; abitanti per ogni miglio quadrato: 163 2. nome del Capoluogo di Comunità: CASTEL FOCOGNANO; superficie in quadrati agrari: 169,10; abitanti nel 1833: n° (ERRATA: 2734) 2832; abitanti per ogni miglio quadrato: (ERRATA: 130) 138 3. nome del Capoluogo di Comunità: CASTEL S.
NICCOLO’; superficie in quadrati agrari: 191,05; abitanti nel 1833: n° 3741; abitanti per ogni miglio quadrato: (ERRATA: 156) 150 4. nome del Capoluogo di Comunità: CHIUSI CASENTINESE; superficie in quadrati agrari: 29961,13; abitanti nel 1833: n° (ERRATA: 2784) 1777; abitanti per ogni miglio quadrato: (ERRATA: 74) 49 5. nome del Capoluogo di Comunità: CHITIGNANO; superficie in quadrati agrari: 4326,17; abitanti nel 1833: n° (ERRATA : 949) 966; abitanti per ogni miglio quadrato: 6.nome del Capoluogo di Comunità: MONTEMIGNAJO; superficie in quadrati agrari: 13075,94; abitanti nel 1833: n° 1570; abitanti per ogni miglio quadrato: 90 7. nome del Capoluogo di Comunità: ORTIGNANO; superficie in quadrati agrari: 5591,60; abitanti nel 1833: n° 854; abitanti per ogni miglio quadrato: 121 8. nome del Capoluogo di Comunità: POPPI; superficie in quadrati agrari: 28375,18; abitanti nel 1833: n° 5201; abitanti per ogni miglio quadrato: 146 9. nome del Capoluogo di Comunità: PRATOVECCHIO; superficie in quadrati agrari: 22560,18; abitanti nel 1833: n° 3707; abitanti per ogni miglio quadrato: 132 10. nome del Capoluogo di Comunità: RAGGIOLO; superficie in quadrati agrari: 5125,70; abitanti nel 1833: n° 700; abitanti per ogni miglio quadrato: 110 11. nome del Capoluogo di Comunità: STIA; superficie in quadrati agrari: 17983,62; abitanti nel 1833: n° 2510; abitanti per ogni miglio quadrato: 112 12. nome del Capoluogo di Comunità: SUBBIANO; superficie in quadrati agrari: 23048,79; abitanti nel 1833: n° 2807; abitanti per ogni miglio quadrato: 98 13. nome del Capoluogo di Comunità: TALLA; superficie in quadrati agrari: 18038,17; abitanti nel 1833: n° 2047; abitanti per ogni miglio quadrato: 91 - totale superficie in quadrati agrarj: 229442,53 - totale abitanti nel 1833: n° 34536 - media prop. abitanti per ogni miglio quadrato: 120
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 511.