CASTELLO DELLA SELVA

(ERRATA : fra le Valli dell’Era e della Merse) fra le Valli dell’Elsa e della Merse.

Castello con parrocchia (Conversione di S. Paolo) che ha l’annesso di S. Pietro a Cotorniano nel piviere di Scuola, Comunità Giurisdizione e circa 6 miglia toscane a scirocco di Casole, Diocesi di Volterra, Compartimento di Siena. Risiede sul crine dei poggi che stendonsi dalla Monatgnola di Siena verso Radicondoli, presso le sorgenti del torrente Rosia tributario del fiume Merse, e non lungi dalle scaturigini del fiume Elsa. Era signoria di un Guido di Galeazzo, nel 1250, allorchè i Reggitori del Comune di Siena lo ricomprarono insieme con la Rocca d’Orcia per lire 2200. (DEI, Cron. Senes.).
Fu uno dei castelli che la Repubblica di Siena, nel 1260 impegnò per 20000 fiorini d’oro, poscia, nel 1274 alienò alla compagnia mercantile Salimbeni insieme con altri castelli del senese contado, con l’ordine di non poterli rivendere ai nemici del governo di Siena. (G. VILLANI, e DEI, Cronac.). Suddiviso per nuove vendite fra molti possessori, il Castel della Selva fu riacquis tato nel 1344 dai signori Nove di Siena, che accordarono a quegli abitanti gli stessi privilegi d’immunità già stati concessi agli uomini del vicino castello di Menzano.
Varie carte dell’Archivio Diplomatico Fiorentino provenienti dal monastero delle Trafisse o del Santuccio di Siena parlano del Castel della Selva, dove nei secoli XIV e XV quelle monache avevano possessioni.
La parrocchia di S. Pietro al Castello della Selva conta 189 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 563.