CASTELLO (S. MARIA IN) nella Valle del Serchio
Castellare sopra un colle omonimo sulla ripa destra del serchio, con chiesa sotto l’invocazione di S. Maria in Castello filiale della pieve di Rigoli, attualmente annessa alla cura di S. Alessandro a Vecchiano, nella cui Comunità è compresa, Giurisdizione e miglia toscane 2 e 1/2 a ponente-maestrale dei Bagni di S. Giuliano, Diocesi e Compartimento di Pisa.
Era un fortilizio di frontiera fra i Pisani e i Lucchesi, posto a cavaliere del Ponte a Serchio. È rammentato dagli storici fiorentini, quando, nell’ottobre del 1436, fu investito e preso dall’oste milanese sotto il comando di Niccolò Piccinino, cui fu ritolto il 1 maggio dell’anno susseguente dall’esercito della Repubblica di Firenze, che vi prese 120 prigionieri.
Era un fortilizio di frontiera fra i Pisani e i Lucchesi, posto a cavaliere del Ponte a Serchio. È rammentato dagli storici fiorentini, quando, nell’ottobre del 1436, fu investito e preso dall’oste milanese sotto il comando di Niccolò Piccinino, cui fu ritolto il 1 maggio dell’anno susseguente dall’esercito della Repubblica di Firenze, che vi prese 120 prigionieri.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 560.
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