CERNA

nella Valle dell’Elsa.

Vico che diede il titolo a una soppressa chiesa parrocchiale (SS. Donato e Cesareo) appartenuta al piviere di S. Leonino in Conio, Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a scirocco di Poggibonsi, Diocesi di Colle, già in quella di Fiesole, Compartimento di Siena.
Risiede alla destra del torrente Staggia circa un miglio toscano a maestrale di Castiglioncello di Monteriggioni.
Varie membrane appartenute alla badia dell'Isola presso Staggia, cui spettava il padronato della chiesa de'SS.
Donato e Cesareo a Cerna, parlano di questo luogo, dove quel monistero aveva poderi e selve in grazia di donazioni ricevute dai nobili di Staggia e Strove, negli anni 1042, 1137, 1191. (ARCH. DIPL. FIOR. Badia di S. Eugenio.).
Con bolla del 1 settembre 1401 il pontefice Bonifacio IX ammensò alla badia dell'Isola le due chiese parrocchiali di S. Maria di Alecchio (Lecchi) e di S. Donato a Cerna; sino a che Eugenio IV, con breve del 29 ottobre 1449, autorizzò la riunione della parrocchia di Cerna a quella di S. Lucia a Bolsano. – Vedere BOLSANO (S. LUCIA a).
La villa di Cerna finalmente fu segnalata nella demarcazione dei confini fra il contado fiorentino e quello senese, a forma della convenzione sanzionata fra i plenipotenziarj delle due repubbliche nel mese di giugno del 1203.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 657.