CERRETA o CERRETO OBERTENGO sopra lo sbocco della Chiana
nel Val d'Arno aretino,
alla cui Comunità Giurisdizione Diocesi e Compartimento appartiene.
Appella a questo Cerreto una donazione fatta nel 1076 da donna Porporella di Uberto di una selva che possedeva nel piviere del Toppo, in luogo detto Cerrito Ubertingo, mentre nel 1088 l'abate di S. Flora di Arezzo, permutò con quello di S. Martino al Pino, fra le altre possessioni, alcune terre e case poste in Cerreto, in Capo di Monte ec.; e ricevé in cambio dall'abate di S. Martino la porzione spettante alla sua badia della chiesa di S. Pier Maggiore della città di Arezzo. (MURATORI Ant. Estens. – ANNAL. CAMALD.) – Vedere CHIUSURA OBERTENGA.
Appella a questo Cerreto una donazione fatta nel 1076 da donna Porporella di Uberto di una selva che possedeva nel piviere del Toppo, in luogo detto Cerrito Ubertingo, mentre nel 1088 l'abate di S. Flora di Arezzo, permutò con quello di S. Martino al Pino, fra le altre possessioni, alcune terre e case poste in Cerreto, in Capo di Monte ec.; e ricevé in cambio dall'abate di S. Martino la porzione spettante alla sua badia della chiesa di S. Pier Maggiore della città di Arezzo. (MURATORI Ant. Estens. – ANNAL. CAMALD.) – Vedere CHIUSURA OBERTENGA.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 658.
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