CINTOJA nel Val d’Arno presso Firenze
(Cintoria, Cinturia)
Due borgate che danno il titolo a due chiese parrocchiali suburbane di Firenze (S. Maria e S.
Bartolommeo) sulla riva destra del fiume Greve pocco innanzi che esso sbocchi nell’Arno, nella Comunità di Legnaja, Giurisdizione del Galluzzo, Diocesi e Compartimento di Firenze, da cui le dette borgate sono 3 miglia toscane incirca a ponente.
Questo vocabolo che ci rammenta una romana misura agraria di cento jugeri di terreno, e forse anco una di quelle Centurie Cesariane state assegnate alla colonia fiorentina; questo stesso vocabolo trovasi conservato nella più vetusta pergamena della Metropolitana di Firenze. È un istrumento dell’anno 724, col quale il vescovo Specioso donò alla mensa de’canonici di suo proprio patrimonio una corte in sulla Greve, ubi etiam Cintoria nominatur; ed è costà dove il capitolo fiorentino possiede una parte di sua dote. – Essendo che i vescovi successori di specioso rammentarono molte fiate, e i pontefici, come pure gl’imperatori, confermarono più volte al capitolo di S. Reparata tutta la corte di Cintoja.
Infatti la chiesa di S. Maria di Cintoja fu costantemente di padronato della mensa arcivescovile; solamente variò di patroni l’altra chiesa di S. Bartolo (S. Bartolommeo) a Cintoja, che dal pontefice Innocenzo VIII (anno 1489) fu incorporata al capitolo fiorentino.
La parrocchia di S. Maria a Cintoja ha 215 abitanti.
La parrocchia di S. Bartolommeo a Cintoja conta 224 abitanti.
Bartolommeo) sulla riva destra del fiume Greve pocco innanzi che esso sbocchi nell’Arno, nella Comunità di Legnaja, Giurisdizione del Galluzzo, Diocesi e Compartimento di Firenze, da cui le dette borgate sono 3 miglia toscane incirca a ponente.
Questo vocabolo che ci rammenta una romana misura agraria di cento jugeri di terreno, e forse anco una di quelle Centurie Cesariane state assegnate alla colonia fiorentina; questo stesso vocabolo trovasi conservato nella più vetusta pergamena della Metropolitana di Firenze. È un istrumento dell’anno 724, col quale il vescovo Specioso donò alla mensa de’canonici di suo proprio patrimonio una corte in sulla Greve, ubi etiam Cintoria nominatur; ed è costà dove il capitolo fiorentino possiede una parte di sua dote. – Essendo che i vescovi successori di specioso rammentarono molte fiate, e i pontefici, come pure gl’imperatori, confermarono più volte al capitolo di S. Reparata tutta la corte di Cintoja.
Infatti la chiesa di S. Maria di Cintoja fu costantemente di padronato della mensa arcivescovile; solamente variò di patroni l’altra chiesa di S. Bartolo (S. Bartolommeo) a Cintoja, che dal pontefice Innocenzo VIII (anno 1489) fu incorporata al capitolo fiorentino.
La parrocchia di S. Maria a Cintoja ha 215 abitanti.
La parrocchia di S. Bartolommeo a Cintoja conta 224 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 737.
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