CORCIANO

sul Cerfone in Val Tiberina.

Castello distrutto dove era la chiesa parrocchiale di S. Donato nel piviere di Ranco, Comunità Giurisdizione Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Fu uno dei castelli del contado aretino confermato dall’imperatore Carlo IV alla città di Arezzo con diploma del 1356, quando in Corciano già qualche tempo dominavano i potenti Tarlati di Pietramala. Ma dopo che la Repubblica fiorentina, nel 1385, fece esaminare i diritti di questi ultimi signori sopra alcune terre e villaggi del contado aretino, fu deciso che Corciano, Vajalle, Ranco, Anghiari, Gaenna, Pianettole ed altre castella possedute dai Tarlati appartenessero veramente al Comune di Arezzo, e per ciò essere le medesime ricadute alla Repubblica fiorentina, la quale con la compra, fatta nel 1384 di Arezzo e del suo distretto era entrata in tutte le ragioni di quella città. (AMMIRAT. Istor. fior. lib. XV)
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1833, Volume I, p. 796.