DOMENICO (S.) sotto FIESOLE

Convento che fu de’frati Domenicani dell’Osservanza, ossia Gavotti, nella cui chiesa è una delle cure suburbane di Fiesole, un miglio a ostro-libeccio di detta città, Comunità e Giurisdizione medesima, Compartimento di Firenze da cui è miglia 1 e 1/2 a maestrale. In fondo al magnifico stradone della grandiosa villa Guadagni, detta della Luna, fondata da Bartolommeo Scala storiografo della Repubblica fiorentina, davanti a un vasto piazzale e a mezza costa della delizioso poggio di Fiesole sorge la chiesa e il soppresso convento di S. Domenico di Fiesole.
Fu fondato dal Beato Giovanni di Domenico Banchini fiorentino dell’ordine de’Predicatori, poi cardinale e arcivescovo di Ragusa; il quale nel novembre dell’anno 1405 ottenne da fra Jacopo Altoviti vescovo di Fiesole e dai canonici di quel capitolo uno spazio di terreno lavorativo e vignato in luogo chiamato Camerata, per costruirvi per i frati del suo ordine un piccolo convento; che tre anni dopo consegnò ai religiosi Domenicani di Firenze, con l’annuenza del pontefice Gregorio XII, il quale con bolla spedita da Lucca li 14 giugno 1408, confermò ai fra ti di S. Maria Novella la preaccennata cessione fatta da Giovanni prete cardinale di S. Sisto, mentre ivi si erigeva la chiesa e convento di S. Domenico di Fiesole.
Nel 1418 i frati donarono il padronato di quell’incipiente convento ai figli di Barnaba degli Agli di Firenze, il di cui padre aveva disposto per testamento, che a spese di sua eredità si desse compimento al fabbricato e vi si ponesse l’arme sua, siccome tutto ciò dagli eredi fu eseguito con ispesa di fiorini 6000.
Pertanto i primi religiosi che stabilirono una più rigida osservanza vennero dal convento di S. Maria Novella di Firenze, quando ne era superiore e maestro dei novizj il prenominato Beato Giovanni Banchini; quello stesso che pochi anni prima aveva dell’abito di S. Domenico vestito S. Antonino primo arcivescovo di Firenze.
Diverse pie persone fiorentine concorsero con elemosine ad aumentare il claustro e al maggior adornamento dell’annessa e vaga sua chiesa, la quale venne arricchita di fini marmi e di egregie pitture.
Essa fu eretta in parrocchia nel 1776, epoca della soppressione della vicina badia Fiesolana. Nel 1808 fu tolta di là quella famiglia religiosa e reso inamovibile il parroco, che attualmente è congruato e di collazione del Sovrano.
La parrocchia di S. Domenico a Fiesole conta 437 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 29.