DONATO (S.) a SCOPETO

presso le mura di Firenze.

Monastero che fu de’canonici Agostiniani Regolari sulla collina di S. Francesco di Paola, a mano destra della porta Romana appena usciti da Firenze.
Era in origine una chiesa parrocchiale dipendente dai monaci Cistercensi della badia a Settimo, quando il pontefice Martino V l’assegnò ai canonici Regolari di S.
Salvatore di Bologna. I quali ben presto, mercé le oblazioni private, i sussidj della Repubblica fiorentina e il favore del pontefice Eugenio IV, che ammensò al convento di S. Donato a Scopeto il priorato di S. Andrea a Mosciano e la pieve di S. Cecilia a Decimo e i loro beni, poterono edificare sulla più amena collina del suburbio meridionale di Firenze una decente chiesa e una comoda abitazione claustrale.
Fu uno dei monasteri per ordine del governo nell’anno 1529 atterrati a oggetto d’impedire ai nemici venuti all’assedio di Firenze un punto di appoggio alle loro opere militari. (VARCHI. Istor. Fior.)
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 33.