ELMO (MONTE DELL’)

Nella valle della Fiora. È una montuosità sulla riva sinistra del fiume Fiora che può riguardarsi come parte, se non è il corpo maggiore del monte Vitozzo, cui questo dell’Elmo si congiunge dal lato meridionale, la di cui sommità trovasi 1591 braccia al di sopra del mare Mediterraneo, mentre le sue radici si distendono a libeccio sotto la deserta città di Sovana e a scirocco sino al popolato castello di Sorano.
È incerta qual sia la derivazione del suo nome, per quanto a prima vista si darebbe a un qualche antico eremo, situato sul selvoso dorso del monte, da cui forse derivò l’eremo di S. Benedetto di Calvello, convertito più tardi in una badia di Vallombrosani.
Se non che i ruderi di una prima abbazia di Calvello sono stati riscontrati presso la base meridionale del monte dell’Elmo e in piccola distanza dal villaggio dov’è presentemente la chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista dell’Elmo; luogo umido assai perché oltre all’essere alla radice del monte vi passa accosto un’abbondante vena di acqua potabile, chiamata tuttora il fosso del Romitorio, e che serve a dar moto alle macine di un mulino. – Vedere BADIA DI CALVELLO.
Potrebbe entrare nel numero delle congetture sull’etimologia del monte dell’Elmo quella stessa che diede origine alla badia di Elmo, perché fu fondata da uno chiamato Adelmo , se non si sapesse che nei contorni di questo monte fu prima e dopo il mille un vico denominato Ulma; e che di esso trovasi spesse volte fatta menzione nella pergamene della badia Amiatina, e segnatamente sotto gli anni 791, 800, 804 e 884.
Né è d’uopo qui rammentare, che gli scrittori dei secoli bassi solevano per lo più terminare le finali dei luoghi in femminino, per dire che Ulma fu scritto invece di Ulmo , o di Olmo. Arroge a tutto ciò che il casale di Ulma, ossia di Olmo esisteva anche nella fine del secolo XVI. Essendo che, sotto il 24 maggio 1598, l’abate di S. Salvi elesse in superiore della badia di Calvello a Sovana il monaco D.
Verdiano professo Vallombrosano, del castello di Olmo.
(ARCHIVIO DIPLOMATICO FIORENTINO. Carte della badia Amiatina e di Ripoli.)
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 52.