ERBAJA
presso MONTE CARELLI in Val di Sieve.
Villa signorile e tenuta omonima della nobil casa fiorentina Dini, compresa nella cura di S. Michele a Monte Carelli, ComunitĂ Giurisdizione e 6 miglia toscane a grecale di Barberino di Mugello, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Giace sul fianco australe dellâAppennino di Monte Fò, ossia delle Futa, in una vallecola percorsa dal torrente Sorcella , di cui è tributario il fosso Secchieto, dal quale la tenuta di Erbaja è attraversata.
Ă un luogo meritevole di esser visitato dal geologo che percorre la catena del nostro Appennino, deviando appena mezzo miglio toscano a levante della strada Regia bolognese, a partire dalla posta di Monte Carelli.
AvvegnachĂŠ nella tenuta di Erbaja la struttura fisica della catena Appenninica offre una di quelle singolaritĂ da me osservata e avvertita allâarticolo APPENNINO (Volume I pagina 97); quella cioè di vedere traboccate fra le rocce sedimentarie stratiformi quelle massiccie e cristalline, nelle quali predomina il serpentino e il gabbro. â Ă precisamente sul fosso denominato Lupina dove si osserva a contatto di una roccia galestrina calcarea, da primo apparire dei pezzi erratici di diaspro comune e di variolite, quindi, a proporzione che uno sâinnoltra verso un tumulo naturale fatto a forma di cupola, trovansi le falde e lâintiero poggetto formato di serpentino diallagico, cui serve di base il diaspro, mentre a questo e a quello fanno corona le rocce stratiformi di galestro, o di arenaria calcarea.
Filoni di roccia ofiolitica e serpentinosa si affacciano in due altre localitĂ , una delle quali sul torrente Secchieto nel podere di Prunecchio; e lâaltra nel podere di proprietĂ del sig. BalĂŹ Martelli, denominato di Gualda, che è posto sulla sinistra del torrente Stura , e mezzo miglio toscano a maestrale della posta di Monte Carelli.
Giace sul fianco australe dellâAppennino di Monte Fò, ossia delle Futa, in una vallecola percorsa dal torrente Sorcella , di cui è tributario il fosso Secchieto, dal quale la tenuta di Erbaja è attraversata.
Ă un luogo meritevole di esser visitato dal geologo che percorre la catena del nostro Appennino, deviando appena mezzo miglio toscano a levante della strada Regia bolognese, a partire dalla posta di Monte Carelli.
AvvegnachĂŠ nella tenuta di Erbaja la struttura fisica della catena Appenninica offre una di quelle singolaritĂ da me osservata e avvertita allâarticolo APPENNINO (Volume I pagina 97); quella cioè di vedere traboccate fra le rocce sedimentarie stratiformi quelle massiccie e cristalline, nelle quali predomina il serpentino e il gabbro. â Ă precisamente sul fosso denominato Lupina dove si osserva a contatto di una roccia galestrina calcarea, da primo apparire dei pezzi erratici di diaspro comune e di variolite, quindi, a proporzione che uno sâinnoltra verso un tumulo naturale fatto a forma di cupola, trovansi le falde e lâintiero poggetto formato di serpentino diallagico, cui serve di base il diaspro, mentre a questo e a quello fanno corona le rocce stratiformi di galestro, o di arenaria calcarea.
Filoni di roccia ofiolitica e serpentinosa si affacciano in due altre localitĂ , una delle quali sul torrente Secchieto nel podere di Prunecchio; e lâaltra nel podere di proprietĂ del sig. BalĂŹ Martelli, denominato di Gualda, che è posto sulla sinistra del torrente Stura , e mezzo miglio toscano a maestrale della posta di Monte Carelli.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 71.
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