FESTIGLIANO e PRATOLINO
nel Val d’Arno fiorentino.
Contrada da cui prese il nome la parrocchia di S. Jacopo a Pratolino , già detto a Festigliano, nel piviere di S. Cresci a Maciuoli, Comunità e circa 4 miglia a ostro di Vaglia, Giurisdizione e Diocesi di Fiesole, da cui Festigliano è quasi 3 miglia a settentrione, Compartimento di Firenze.
Risiede in poggio fra la strada Regia bolognese e il torrente Mugnone nel delizioso parco della Regia fattoria di Pratolino.
Fu la corte di Festigliano dei vescovi di Fiesole sino da quando uno di essi, Regimbaldo figlio del fu Regimbaldo di Rozzo, stando in Firenze, li 2 febbrajo dell’anno 1018, alla presenza del vescovo fiorentino Ildebrando, del primicero, dell’arcidiacono e di altri canonici di quella città, donò al capitolo della sua cattedrale, fra le altre sostanze, dieci mansi o poderi di sua pert inenza, oltre un mezzo podere situato nel luogo di Festigliano.
Come poi la contrada acquistasse la denominazione che porta generalmente adesso di Pratolino tanto la Regia tenuta omonima, quanto la chiesa parrocchiale di Festigliano, si può puramente congetturarlo dalla circostanza che costà presso e nello stesso popolo di Festigliano esisteva il Prato e la Selva Regia. Fanno fede di ciò le bolle pontificie di Pasquale II (anno 1103) e d’Innocenzo II (anno 1134), che confermano ai vescovi di Fiesole, fra le altre possessioni, le corti di Festigliano e del Prato Regio, state già concedute dai sovrani d’Italia ai prelati di quell’antica diocesi. Inoltre nel catalogo delle chiese fiesolane, scritto nel 1299, trovasi indicata sotto il piviere di S. Cresci a Maciuoli la parrocchia di S. Jacopo a Festigliano , e l’ospedale di S. Pietro de Silva Regia . – Vedere PRATOLINO (S. JACOPO a).
Risiede in poggio fra la strada Regia bolognese e il torrente Mugnone nel delizioso parco della Regia fattoria di Pratolino.
Fu la corte di Festigliano dei vescovi di Fiesole sino da quando uno di essi, Regimbaldo figlio del fu Regimbaldo di Rozzo, stando in Firenze, li 2 febbrajo dell’anno 1018, alla presenza del vescovo fiorentino Ildebrando, del primicero, dell’arcidiacono e di altri canonici di quella città, donò al capitolo della sua cattedrale, fra le altre sostanze, dieci mansi o poderi di sua pert inenza, oltre un mezzo podere situato nel luogo di Festigliano.
Come poi la contrada acquistasse la denominazione che porta generalmente adesso di Pratolino tanto la Regia tenuta omonima, quanto la chiesa parrocchiale di Festigliano, si può puramente congetturarlo dalla circostanza che costà presso e nello stesso popolo di Festigliano esisteva il Prato e la Selva Regia. Fanno fede di ciò le bolle pontificie di Pasquale II (anno 1103) e d’Innocenzo II (anno 1134), che confermano ai vescovi di Fiesole, fra le altre possessioni, le corti di Festigliano e del Prato Regio, state già concedute dai sovrani d’Italia ai prelati di quell’antica diocesi. Inoltre nel catalogo delle chiese fiesolane, scritto nel 1299, trovasi indicata sotto il piviere di S. Cresci a Maciuoli la parrocchia di S. Jacopo a Festigliano , e l’ospedale di S. Pietro de Silva Regia . – Vedere PRATOLINO (S. JACOPO a).
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 104.
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