FORCI
(Vicus Forci) nella Valle del Serchio.
– Casale ch’ebbe chiesa parrocchiale (S. Michele) attualmente annessa alla pieve (ERRATA: di S. Stefano a Torre, Comunità) di S. Stefano, nella Comunità, Giurisdizione Diocesi e Ducato di Lucca, dalla quale città trovasi circa 4 miglia toscane a settentrione.
Risiede in valle alla destra del torrente Freddana e del fiume Serchio, nel quale poco lungi da Forci la Freddana si scarica.
A dato il lustro a Forci una villa della famiglia dei Bonvisi di Lucca, che fu di ospizio a molti i letterati, per cui il Varchi cantò: Or fia che col Menocchio e col gentile Balbano e gli altri che nel cuor mi stanno Riveder possa un dì Forci e Lopeglia.
Sono altresì note agli eruditi le conversazioni accademiche di Ortensio Landi, che intitolò: Questiones Forcianae.
Risiede in valle alla destra del torrente Freddana e del fiume Serchio, nel quale poco lungi da Forci la Freddana si scarica.
A dato il lustro a Forci una villa della famiglia dei Bonvisi di Lucca, che fu di ospizio a molti i letterati, per cui il Varchi cantò: Or fia che col Menocchio e col gentile Balbano e gli altri che nel cuor mi stanno Riveder possa un dì Forci e Lopeglia.
Sono altresì note agli eruditi le conversazioni accademiche di Ortensio Landi, che intitolò: Questiones Forcianae.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 324.
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