FORTUNA (S. GIUSTO IN) o IN FORTUNI
in Val di Sieve.
– Casale e parrocchia nel piviere Comunità e mezzo miglio circa a maestr. di San Piero a Sieve, Giurisdizione di Scarperia, Diocesi e Compartimento di Firenze.
È posta la chiesa in pianura alla sinistra del fiume Sieve dirimpetto alla fortezza di S. Martino. Essa è di padronato dei vescovi fiorentini, i quali possedevano terreni e case in questo distretto sino dal secolo undecimo. Lo prova una donazione fatta ai 30 gennajo del 1100 da diverse persone alla mensa vescovile di Firenze di tutte le possessioni, che esse avevano nel casale di Fortuni, cioè, in curia et districtu curtis de Fortuni infra territorium S.
Petri ad Sievem. – Infatti nei tempi successivi i popolani di S. Giusto in Fortuni prestarono omaggio ai vescovi di Firenze come il loro tributarii dei terreni e case coloniche da essi abitate. (LAMI, Mon. Eccl. Flor.) La ch. di S. Giusto è sempre di padronato della mensa arcivescovile, comecchè verso il 1370 fosse governata da un monaco Vallombrosano della badia di Spugna, con l'annuenza dell'ordinario. Ciò risulta dalla visita fatta a questa prioria sotto i dì 6 ottobre 1370 da don Simone da Gaville generale della Congregazione Vallombrosana. – (DELL’UNGNA, Note MSS. al Brocchi).
La parrocchia di S. Giusto in Fortuna, o Fortuni conta 225 abitanti.
È posta la chiesa in pianura alla sinistra del fiume Sieve dirimpetto alla fortezza di S. Martino. Essa è di padronato dei vescovi fiorentini, i quali possedevano terreni e case in questo distretto sino dal secolo undecimo. Lo prova una donazione fatta ai 30 gennajo del 1100 da diverse persone alla mensa vescovile di Firenze di tutte le possessioni, che esse avevano nel casale di Fortuni, cioè, in curia et districtu curtis de Fortuni infra territorium S.
Petri ad Sievem. – Infatti nei tempi successivi i popolani di S. Giusto in Fortuni prestarono omaggio ai vescovi di Firenze come il loro tributarii dei terreni e case coloniche da essi abitate. (LAMI, Mon. Eccl. Flor.) La ch. di S. Giusto è sempre di padronato della mensa arcivescovile, comecchè verso il 1370 fosse governata da un monaco Vallombrosano della badia di Spugna, con l'annuenza dell'ordinario. Ciò risulta dalla visita fatta a questa prioria sotto i dì 6 ottobre 1370 da don Simone da Gaville generale della Congregazione Vallombrosana. – (DELL’UNGNA, Note MSS. al Brocchi).
La parrocchia di S. Giusto in Fortuna, o Fortuni conta 225 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 330.
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