FUNDO MAGNO
nel littorale di Livorno.
– Podere che fu dei Conti della Gherardesca, forse sino da quando Walfredo di Radgauso cittadino pisano assegnò in dote, nell’anno 754, alla sua badia di S. Pietro a Palazzuolo presso Monteverdi, fra gli altri predii, castelli e casali, anco i terreni che possedeva in Fundo Magno.
Probabilmente fu della stessa prosapia dei CC. della Gherardesca quel C. Rodolfo, che, nel 15 maggio del 949, ottenne ad enfiteusi da Zanobi vesc. di Pisa la terza parte di tuttociò che la sua cattedrale possedeva nel distretto di Porto pisano, compresi i fitti che pagavano gli abitanti della villa di Fundo Magno.
Infatti la tenuta del Fondo Magno era posto a confine con i beni dei Conti della Gherardesca, siccome lo specifica una carta del 13 novembre 1017. – (MURATORI, ANT.
M. Aevi. T. III).
Probabilmente fu della stessa prosapia dei CC. della Gherardesca quel C. Rodolfo, che, nel 15 maggio del 949, ottenne ad enfiteusi da Zanobi vesc. di Pisa la terza parte di tuttociò che la sua cattedrale possedeva nel distretto di Porto pisano, compresi i fitti che pagavano gli abitanti della villa di Fundo Magno.
Infatti la tenuta del Fondo Magno era posto a confine con i beni dei Conti della Gherardesca, siccome lo specifica una carta del 13 novembre 1017. – (MURATORI, ANT.
M. Aevi. T. III).
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 363.
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