GAVIGNANO in Val d’Ema

– Casa torrita con chiesa distrutta, da cui prese il casato una famiglia magnatizia fiorentina e la parrocchia di S. Matteo, stata annessa a S.
Andrea a Morgiano, nella Comunità Giurisdizione e circa 5 miglia toscane a ostro del Bagno a Ripoli, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Esistono gli avanzi di un solido fabbricato, dove forse fu il resedio dei nobili da Gavignano, convertito in una casa colonica del podere detto tuttora di Gavignano, appartenuto ai marchesi Capponi.
Trovasi sul fianco settentr. del Montemassi 1/2 miglia toscane al di sopra dell’oratorio di S. Salvadore a Montemassi, ora detto S. Donatino , fra Quarata e Morgiano, alla destra dell’Ema e della Val di Rubbiana.
La stirpe fior., che prese il titolo dal suo resedio da Gavignano, è rammentata da Ricordano Malespini nelle sue istorie al cap. 60, là dove dice, che quei da Gavignano ebbono tenute inverso Montajone.
Al Gavignano di Val d’Ema riferisce una pergamena del 1042, riguardante una permuta di terreni con l’abbate di Passignano che ricevè per il suo mon. terre poste in Gavignano, e ne cedè in cambio altre situate nei pivieri di S. Cresci sulla Greve e di S. Pietro a Sillano.
Fu rogato costà in Gavignano, nel 10 marzo 1141, un istrumento di vendita di un podere posto a S. Donato in Collina. (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Valombrosa e di Passignano).
Nel podere di Gavignano esistono cave di un bel macigno di grana fine quanto quello di Fiesole. E fu in un masso scavato costà, dove un qualche scalpellino ebbe il capriccio d’imprimere da destra a sinistra alcune informi lettere cubitali in due linee parallele che Cosimo della Rena suppose potessero essere appartenute ad un sepolcro etrusco.
La parrocchia di S. Matteo a Gavignano nel 1551 contava 8 famiglie con 68 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 413.