GETA (PALAZZO DI)
nella Val d'Orcia.
–Antica grancia dell'ospedale di S. Maria della Scala di Siena nel pop. di S. Eustachio al Castelvecchio, non molto lungi dall'osteria della Scala, nella Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a levante di Castiglion d'Orcia, Diocesi di Pienza, Compartimento di Siena.
Trovasi il Palazzo di Geta presso il confluente del torrente Vellora nel fiume Orcia, fra le stazioni postali della Poderina e di Ricorsi.
La tenuta di Geta prima della metà del secolo XIV apparteneva alla potente famiglia dei nobili del Pecora da Montepulciano, uno dei quali, Bertoldo di Bertoldo, nel 1349, alienò a Cione de'Salimbeni di Siena il castello e podere di Geta. (ARCH. DEI CONTRATTI DI SIENA) – Vedere CASTELVECCHIO DI VAL D'ORCIA, E CASTIGLION D'ORCIA.
Nel 1419 la tenuta del Palazzo di Geta era sempre posseduta dai Salimbeni, tostochè in quell'anno, a di 8 giugno, Angiolino del fu Salimbene Salimbeni e Giovanni di lui figlio venderono a Francesco del fu Gabbriello da Montepulciano cittadino senese fra gli altri terreni la tenuta di Geta con il palazzo e case annesse, posta a confine con il distretto dell'Eremo del Vivo. – (ARCH.
DIPL. SEN. Balzano 118).
Trovasi il Palazzo di Geta presso il confluente del torrente Vellora nel fiume Orcia, fra le stazioni postali della Poderina e di Ricorsi.
La tenuta di Geta prima della metà del secolo XIV apparteneva alla potente famiglia dei nobili del Pecora da Montepulciano, uno dei quali, Bertoldo di Bertoldo, nel 1349, alienò a Cione de'Salimbeni di Siena il castello e podere di Geta. (ARCH. DEI CONTRATTI DI SIENA) – Vedere CASTELVECCHIO DI VAL D'ORCIA, E CASTIGLION D'ORCIA.
Nel 1419 la tenuta del Palazzo di Geta era sempre posseduta dai Salimbeni, tostochè in quell'anno, a di 8 giugno, Angiolino del fu Salimbene Salimbeni e Giovanni di lui figlio venderono a Francesco del fu Gabbriello da Montepulciano cittadino senese fra gli altri terreni la tenuta di Geta con il palazzo e case annesse, posta a confine con il distretto dell'Eremo del Vivo. – (ARCH.
DIPL. SEN. Balzano 118).
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 436.
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