GHIVIZZANO
nella Valle del Serchio.
– Castello con parrocchia (SS. Pietro e Paolo, già S. Martino) nel priorato, Comunità Giurisdizione e 3 miglia toscane a ostro di Coreglia, Diocesi e Ducato di Lucca.
È situato sopra un poggio bagnato a levante dal fosso Sovicchiana, e a ponente dal Sigone, entrambi confluenti nel Serchio che gli passa un buon miglio toscano a libeccio, mentre una fertile pianura resta fra mezzo ai tre corsi di acqua.
Fu il Castello di Ghivizzano signoria speciale di Castruccio Antelminelli di Lucca, che vi ampliò il palazzo de' suoi antenati.
Anteriormente a quell'età Ghivizzano faceva parte dei feudi de' Rollandinghi di Loppia, dal cui piviere dipendeva la chiesa di S. Martino di Ghivizzano.
Poco dopo mancato Castruccio, Ghivizzano con il territorio di Coreglia fu occupato dall'oste fiorentina, alla quale fu ripreso nel 1352 da Francesco Castracani, da quello stesso dinasta, cui Carlo IV nel 1356 confermò con titolo di contea il feudale possesso del distretto di Coreglia e del Borgo a Mozzano, compreso il castello e distretto di Ghivizzano.
Ritornò il castello medesimo nel 1386 sotto il dominio di Lucca, ma fu assalito e preso di nuovo nel 1437 dalle armi fiorentine sotto il comando del conte Francesco Sforza, cui, mercè la pace del 1438, venne assegnata la contea di Coreglia. Se non che egli, nel 1441, rivendè il territorio medesimo alla Rep. di Lucca, per la qual cessione gli abitanti di Ghivizzano con tutti gli altri della Vicarìa di Coreglia, nel 14 maggio del 1441, prestarono giuramento di fedeltà, mediante i loro sindachi agli Anziani di Lucca.
La parrocchia de'SS. Pietro e Paolo a Ghivizzano nel 1832 contava 517 abitanti.
È situato sopra un poggio bagnato a levante dal fosso Sovicchiana, e a ponente dal Sigone, entrambi confluenti nel Serchio che gli passa un buon miglio toscano a libeccio, mentre una fertile pianura resta fra mezzo ai tre corsi di acqua.
Fu il Castello di Ghivizzano signoria speciale di Castruccio Antelminelli di Lucca, che vi ampliò il palazzo de' suoi antenati.
Anteriormente a quell'età Ghivizzano faceva parte dei feudi de' Rollandinghi di Loppia, dal cui piviere dipendeva la chiesa di S. Martino di Ghivizzano.
Poco dopo mancato Castruccio, Ghivizzano con il territorio di Coreglia fu occupato dall'oste fiorentina, alla quale fu ripreso nel 1352 da Francesco Castracani, da quello stesso dinasta, cui Carlo IV nel 1356 confermò con titolo di contea il feudale possesso del distretto di Coreglia e del Borgo a Mozzano, compreso il castello e distretto di Ghivizzano.
Ritornò il castello medesimo nel 1386 sotto il dominio di Lucca, ma fu assalito e preso di nuovo nel 1437 dalle armi fiorentine sotto il comando del conte Francesco Sforza, cui, mercè la pace del 1438, venne assegnata la contea di Coreglia. Se non che egli, nel 1441, rivendè il territorio medesimo alla Rep. di Lucca, per la qual cessione gli abitanti di Ghivizzano con tutti gli altri della Vicarìa di Coreglia, nel 14 maggio del 1441, prestarono giuramento di fedeltà, mediante i loro sindachi agli Anziani di Lucca.
La parrocchia de'SS. Pietro e Paolo a Ghivizzano nel 1832 contava 517 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 440.
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