GRACCIANO

in Val di Chiana.

– Casale con chiesa parrocchiale (S. Egidio), da cui prende il nome una delle porte della città di Montepulciano, che è circa miglia toscane 3 a libeccio di Gracciano, Comunità Giurisdizione e Diocesi medesima, una volta di Chiusi, Compartimento di Arezzo.
Risiede alle falde sett. del monte sulla cui vetta risiede Montepulciano, lungo la strada longitudinale della Val di Chiana, alla destra del torrente Salarco, in mezzo ad un’amena e ubertosa campagna.
Il popolo della villa di Gracciano innanzi l’erezione della cattedra vescovile in Montepulciano (anno 1561) faceva parte della diocesi di Chiusi insieme con quelli di S.
Albino e di Cervognano. – Fa fede di ciò un lodo dato nella curia romana li 6 maggio 1551 da Francesco da Recanati referendario dell’una e dell’altra Segnatura, arbitro eletto da Giovanni Ricci vescovo di Chiusi da una parte, e dall’altra parte dagli abitanti delle ville di S.
Albino, di Cervognano, di Gracciano e della vecchia badia de’ Caggiolari (forse la villa di Argiano), tutti luoghi del distretto di Montepulciano, per terminare le vertenze insorte a cagione di tributi, ossia d’alcune decime pretese dal vescovo di Chiusi, oltre quelle che i popoli medesimi solevano pagare ai rispettivi parrochi. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della Comunità di Montepulciano).
La parrocchia di S. Egidio a Gracciano nel 1833 noverava 840 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 473.