GUALDA (PIEVE DI SANTA MARIA DI TERRA)

sul Monte Pisano.

– Era una chiesa plebana, alla quale io dubito che fosse più tardi sostituito il nome di S. Maria di Massa Pisana. Alla pieve di S. Maria di Terra Gualda, o Walda, appella una membrana dell’Archivio arcivescovile di Lucca dell’881, quando Gherardo vescovo di detta città diede l’investitura della pieve medesima al prete Alprando con l’obbligo, di pagare ogn’anno alla sua mensa 60 denari d’argento.
Nel 1142 l’Arciv. di Pisa avendo fatto occupare il poggio di Terra Gualda, e ivi incominciato a edificare un castello pregiudizio del vescovo lucchese, questi ricorse al pontefice Innocenzo II, il quale destinò il Ven. Atto vescovo di Pistoja in arbitro di detta lite; e tale fu il lodo emanato che ordinò all’arcivescovo di Pisa di disfare dentro il termine di otto giorni il nuovo castello per ordine di lui cominciato ad edificarsi sul poggio di Terra Walda.
(ARCH. ARCIV. DI LUCCA).
Nell’atto della fondazione della Badia di S. Savino presso Pisa (del 30 aprile 780) i tre fratelli nobili pisani che la eressero, assegnarono fra le altre cose al nuovo monastero la metà della corte che essi possedevano in Terra Walda (ANNALD. CAMALD.) Vedere MASSA PISANA.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 556.