GUINIANO, GIUNIANO, e GIUGNANO (BADIA DI)
nella Maremma grossetana.
– Monastero distrutto, che fu sul fosso Venaje tributario della Bruna. Era una piccola badìa dei Cisterciensi di S. Galgano concessa loro dal Pontefice Innocenzo IV, e quindi ai medesimi confermata dall’Imperatore Ottone IV con privilegio spedito all'abate di S Galgano lì 31 ottobre 1209. (UGHELLI. In Episc.
Volterr.) Non è da dire che fosse la stessa di quella chiesa di S.
Pietro in Guiniano, la quale insieme con altra (S. Maria in Arcione) fu data nel (ERRATA: 1251) 1051, ossia confermata dall’Imperatore Arrigo III all’abazia ed ai monaci di S. Antimo in Val d’Orcia. Nel principio del secolo XIV la badia di Guiniano insieme con i suoi beni, e quelli della badia di Sestinga presso Cojonna, passarono nei frati Agostiniani Eremiti di Siena. – Vedere EREMO DI S. ANTONIO DELL’ ARDENGHESCA e BADIA DI SESTINGA.
Volterr.) Non è da dire che fosse la stessa di quella chiesa di S.
Pietro in Guiniano, la quale insieme con altra (S. Maria in Arcione) fu data nel (ERRATA: 1251) 1051, ossia confermata dall’Imperatore Arrigo III all’abazia ed ai monaci di S. Antimo in Val d’Orcia. Nel principio del secolo XIV la badia di Guiniano insieme con i suoi beni, e quelli della badia di Sestinga presso Cojonna, passarono nei frati Agostiniani Eremiti di Siena. – Vedere EREMO DI S. ANTONIO DELL’ ARDENGHESCA e BADIA DI SESTINGA.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 564.
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