ISOLA (S. DONATO A, o DALL’)
nel Val d’Arno inferiore.
– Contrada e popolo tuttora esistente, già compreso nell’antico piviere di S. Genesio, ora parrocchia suburbana della cattedrale di Sanminiato, Comunità Giurisdizione e Diocesi medesima, dalla qual città la chiesa di S. Donato all’Isola è quasi 4 miglia toscane a maestro.
Giace presso la ripa sinistra dell’Arno sotto il confine dell’Evola, sul greto colmato dal fiume, che in coteste parti formava uno dei suoi Bisarni, nel modo che fu avvertito agli articoli FUCECCHIO e ARNO BIANCO, e siccome si avrà luogo di ritornarvi sopra in quello di SANMINIATO Comunità.
Una delle antiche carte, nelle quali è rammentata quest’Isola, conservasi nell’Archivio Arcivescovile di Lucca. È un placito del 26 luglio 1168, col quale Everardo conte di Sanminiato, e Legato dell’Imperatore Federigo I in Toscana, diede l’investitura a Pievano vescovo scismatico a Lucca di alcuni beni di quella mensa vescovile situati nel borgo di S. Genesio e nel suo distretto, cioè in Villa dell’Isola e suoi confini, come pure in Colonica di Castiglione, oltre l’assegnamento di altri possessi, che Aldobrandino figlio del fu Ugo di Palaja teneva a fitto dalla cattedrale di Lucca, posti nel castello di San Miniato e sua curia.
La chiesa di S. Donato dall’Isola è rammentata nel numero delle suffraganee della pieve di S. Genesio, sino dal secolo XII, nel privilegrio del Pontefice Celestino III diretto al preposto delle pieve testè nominata. Essa è quella medesima, che sotto il vocabolo di S. Donato Dallisora leggesi nel registro delle chiese della Diocesi Lucchese compilato nel 1260.
Nel 1833 la parrocchia di S. Donato all’Isola, o dall’Isola contava 522 abitanti.
Giace presso la ripa sinistra dell’Arno sotto il confine dell’Evola, sul greto colmato dal fiume, che in coteste parti formava uno dei suoi Bisarni, nel modo che fu avvertito agli articoli FUCECCHIO e ARNO BIANCO, e siccome si avrà luogo di ritornarvi sopra in quello di SANMINIATO Comunità.
Una delle antiche carte, nelle quali è rammentata quest’Isola, conservasi nell’Archivio Arcivescovile di Lucca. È un placito del 26 luglio 1168, col quale Everardo conte di Sanminiato, e Legato dell’Imperatore Federigo I in Toscana, diede l’investitura a Pievano vescovo scismatico a Lucca di alcuni beni di quella mensa vescovile situati nel borgo di S. Genesio e nel suo distretto, cioè in Villa dell’Isola e suoi confini, come pure in Colonica di Castiglione, oltre l’assegnamento di altri possessi, che Aldobrandino figlio del fu Ugo di Palaja teneva a fitto dalla cattedrale di Lucca, posti nel castello di San Miniato e sua curia.
La chiesa di S. Donato dall’Isola è rammentata nel numero delle suffraganee della pieve di S. Genesio, sino dal secolo XII, nel privilegrio del Pontefice Celestino III diretto al preposto delle pieve testè nominata. Essa è quella medesima, che sotto il vocabolo di S. Donato Dallisora leggesi nel registro delle chiese della Diocesi Lucchese compilato nel 1260.
Nel 1833 la parrocchia di S. Donato all’Isola, o dall’Isola contava 522 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 582.
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