LAGACCI (SS. MARIA E PRUDENZIO AI)

nella Valle del Reno.

– Due villate (i Lagacci di sopra , ed i Lagacci di sotto) nella Comunità e circa miglia toscane 3 a libeccio della Sambuca, Giurisdizione di San Marcello, Diocesi di Pistoja, già di Bologna, Compartimento di Firenze.
Trovansi alla sinistra del Reno lungo la strada maestra che passa per la foce dell’Appennino pistojese, dirigendosi al Castello della Sambuca, e di là per i Bagni della Porretta a Bologna.
La chiesa parrocchiale dei Lagacci nei secoli scorsi portava il titolo di S. Michele di Stagno nel piviere di S.
Gio. Battista alle Capanne. – Il popolo dei Lagacci sul declinare del secolo XVIII fu distaccato dalla diocesi di Bologna, e insieme con quelli della Sambuca, di Pavane, del Cassero e di Frassignori fu riunito alla giurisdizione vescovile di Pistoja, siccome già da lungo tempo innanzi i luoghi medesimi pel civile e per il politico dipendevano dai magistrati di quella stessa città.
I vocaboli di Stagno e di Lagacci che conservansi in cotesta contrada, derivarono naturalmente dai ristagni formati dal fiume Reno, non tanto per la poca inclinazione del suo alveo, come ancora per le smotte dei terreni che spesse volte dilamano dalle superiori balze di schisto marnoso, e che trattengono in questa elevata Gonfolina dell'Appennino pistojese lo scolo libero alle acque fluenti.
La parrocchia di S. Maria e S. Prudenzio ai Legacci nel 1833 contava 142 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 613.