LAVACCHIO

(Lavaclum) nella vallecola del Frigido presso Massa ducale.

– Casale con cappella curata (SS.
Annunziata) nella pieve di S. Vitale del Morteto, Comunità Giurisdizione e circa un miglia toscane a maestrale di Massa ducale, Diocesi medesima, già di Luni-Sarzana, Ducato di Modena.
Risiede alla destra della fiumana del Frigido sulla pendice meridionale del monte Bruciana fra le selve dei castagni e sopra vaghi terrazzi piantati a vigneti dirimpetto al lido del mare.
Diversi luoghi in Toscana ebbero e conservano tuttora il nome di Lavacchi, o Lavacchio, sebbene tutti siano stati sempre casali o villate di poca considerazione.
Sono fra questi un Lavacchio di Castelvecchio nel Barghigiano, forse quel Lavaclo, posto in loco Corsania (o Corsona), che fu rammentato in una membrana dell’Arch. Arciv. di Lucca dell’853 (24 agosto). Un Lavacchio era nel Val d’Arno inferiore, cui appella un altro istrumento dell’898 (9 maggio) entrambi pubblicati nel T. V, P. II delle Mem. Lucch. – Esisteva un altro luogo di Lavacchio nella Comunità di Sesto presso Firenze; uno in quella di Pelago sopra il Pontassieve; uno nei monti di Cantagallo; uno nel piviere di Cintoja in Val di Greve; uno nell’Isola dell’Elba, comunità di Marciana; e finalmente un Lavacchio , ora Lavaggio Rosso nelle parti di Lunigiana. Forse a questo ultimo piuttosto che al Lavacchio del Frigido appellava quella corte di Lavaclum rammentata in un privilegio di Ottone I spedito nel 963 ai vescovi di Luni; tanto più che il villaggio di Lavaggio Rosso dà tuttora il titolo a una popolazione nel Mandamento di Levanto, di là da Porto Venere, e conseguentemente fuori dei limiti prescritti a quest’opera.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 663.