LECCIO (S. MARTINO A)

nel Val d’Arno sotto Firenze.

– Contrada da cui ebbero nome due popoli (S. Romolo, e S. Martino) attualmente riuniti in un solo, nel piviere di Legri, Comunità e circa 3 miglia a grecale di Calenzano, Giurisdizione di Campi, Diocesi e Compartimento di Firenze.
La chiesa di S. Martino a Leccio è posta nella vallecola di Marina sul fianco occidentale del Monte Morello poco lungi dal torrente Marinella che gli passa dal lato di ponente.
La chiesa di S. Romolo a Leccio la trovo rammentata in un'istrumento inedito dei 18 ottobre 1314 rogato da Gherardo di Gherardo da Leccio, col quale Benino del fu Bernardo del popolo di S. Romolo a Leccio vendè a Francesco e a Dolce di Giunta di Bojardo della famiglia da Sommaja un pezzo di terra posto nel popolo di S.
Maria tra le due Marine, ricevendone il prezzo di lire venti. – (ARCH. DIPL. FIOR. Carte della famiglia da Sommaja).
Corrisponde a quel castello di Leccio di Val di Bisenzio annoverato nel 1376 da Carlo IV fra i luoghi dichiarati fedeli all'Impero contro la Lega guelfa toscana.
S. Martino a Leccio conta 204 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 670.