LIERNA

nel Val d’Arno casentinese.

– Casale che ha dato il nome a un castelletto con chiesa parrocchiale (S.
Michele) nel piviere di Partina, Comunità Giurisdizione e circa miglia 4 a settentrione di Poppi, Diocesi e Compartimento di Arezzo. Siede in poggio lungo il torrente Sova sull'alpestre via, mercè cui da Moggiona a Camaldoli si viene.
Tra i molti feudi dei conti Guidi segnati nei privilegi ad essi da Arrigo VI e da Federigo II concessi trovasi specificata questa bicocca, cioè: Liernam cum curte sua, Partinam cum curte sua, etc.
Lierna con Partina, Ragginopoli ed altri castellucci di cotest'Appennino di Camaldoli pervennero al ramo dei Conti Guidi di Romena, cui apparteneva un conte Bandino di Monte Granelli in Romagna nato dal Conte Uberto di Aghinolfo e dalla contessa Margherita Malatesta. Di esso fece menzione Matteo Villani nella sua cronica (libro VIII cap. 9), allorchè disse: che quel conte, con atto pubblico di settembre 1367, vendè alla Signoria di Firenze il Castello e giurisdizione di Romena. Lo stesso conte nell’anno appresso era nel suo Castello di Monte Granelli in Romagna, allora quando, per istrumento dei 17 ottobre 1368, rinuuziò al priore ed eremiti di Camaldoli contro pagamento di fiorini 500 il territorio di Asqua confinante coi beni dell'Eremo, cioè, di Faggiala, di Biforco, o di Via biforcata, con il Castagneto di Camaldoli, con Poggio Gonghi, col Giogo, la Costa di Fatimaggio ec. Nella quale alienazione il Conte Bandino intese di escludere la giurisdizione temporale la quale fu aggregata alla contea di Ragginopoli, di Lierna e di Partina. Allo stesso contratto intervenne e prestò il suo consenso la moglie del suddetto conte Bandino, donna Lisa di Uberto de’Pazzi. (ANNAL. CAMALD.) Alla morte di Bandino successe un di lui figlio conte Giovanni; mancato il quale, nel 1406, ereditò i feudi il conte Roberto nato dal prenominato Conte Giovanni, ed è quello stesso Conte Roberto, che la Signoria di Firenze nell'anno 1427 fece rinchiudere nel suo castello di Regginopoli per essere divenuto pazzo furioso.
Nel 1440 non era restato di quella famiglia che contessa Gherardesca figlia del conte Roberto medesimo, la quale col consenso del governo fiorentino si maritò a Gualterotto dei Bardi.
In questa donna essendosi estinto il ramo dei conti di Romena, e poco stante quello di Poppi fattosi ribelle, i castelli di Lierna e Ragginopoli, nel settembre del 1440, furono riuniti al dominio fiorentino, il cui governo successe nel pieno diritto di quei dinasti.
In seguito insorse lite fra i comunelli di Lierna e Ragginopoli da una parte, e gli eremiti di Camaldoli dall’altra sopra la pertinenza di certi terreni alpestri situati nella corte o distretto di quei due castelletti, designati sotto i nomi di Cortine, Faggeta e Pianacce insino al Giogo, e dì là insino al Piano del Soglio e alle Secchette, Costa al Gufo , e Monte Catozzo. La quale vertenza fu decisa mediante sentenza della Ruota fiorentina, approvata dalla Signoria con deliberazione de'18 aprile 1526. (ARCHIV. DELLE RIFORMAGIONI DI FIRENZE). La parrocchia di S. Michele a Lierna nel 1833 aveva 209 abitanti.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 694.