LOPPIA
nella Valle del Serchio.
– Borgata con pieve antica che ebbe o che diede il suo nome a un distrutto castello, cui apparteneva la chiesa prepositura di S.
Cristofano a Barga, dalla qual terra l’attuale borgata di Loppia è circa 2 miglia a scirocco nella Comunità Giurisdizione predetta, Diocesi di Pisa, una volta di Lucca, Compartimento pisano.
È situata alla sinistra del Serchio lungo la strada rotabile che al borgo delle fornaci staccasi dalla via provinciale della Garfagnana per salire a Barga.
Le memorie più antiche del castello e pieve di Loppia ce le forniscono le carte dell’Archivio Arcivescovile Lucchese; tostoché per mezzo di esse sino dal secolo IX si cominciano a conoscere i signori del castello di Loppia e del suo vasto piviere, nella nobile famiglia longobarda lucchese de’Rolandinghi, che fu consorte alla casa magnatizia da Monte Magno, da Corvara, ec.
Essa per altro, rapporto ai suoi beni di Loppia, era feudataria dei vescovi di Lucca, da tre dei quali, il vescovo Teudegrimo nel 982, quindi il Vescovo Gherardo nel 994, e finalmente nel 1277 il vescovo Paganello concederono ai cattani di Loppia a titolo di enfiteusi, ossia di feudo molti beni di pertinenza della pieve di S.
Maria e S. Giovanni Battista di Loppia.
Probabilmente appellare voleva alla stessa consorteria di nobili un giudicato celebrato in Lucca nel maggio dell’anno 1077 (ab incaratione) per comando della contessa Beatrice, a cagione di una lite che verteva fra l’abate del monastero di Camajore e la generazione de Lopis, (ch’io dubito debba leggersi de Lopia) relativamente ad una terra posta in Vecchiano.(MURAT.
Ant. M. Aevi.) – Vedere BARGA.
La pieve di Loppia, nella quale continuarono ad avere per lunga età giuspadronato i Rolandinghi di Lucca, nel secolo XIII aveva soggette le seguenti 28 chiese : I. S.
Comizio di Pedona; 2. S. Lucia di Colle Bertingo; 3. S.
Martino di Ghivizzano; 4. S. Martino di Coreglia, 5. S.
Stefano di Lucignano, 6. S. Giusto di Tiglio, 7. S. Andrea di Seggio ; 8. S. Silvestro d’Ariana; 9. Chiesa di Rocca Pettorita (oggi di Pettori); 10. S. Pietro di Lupinaja ; 11.
S. Quirico di Castelvecchio; 12. Spedale del Ponte Populi (oggi Perpoli); 13. S. Maria di Trepignana; 14. S.
Michele d’Albiano; 15. S. Jacopo e S. Cristoforo di Barga; 16. S. Frediano di Sommo Cologna, 17. S. Regolo di Catignana; 18. S. Nicolao di Calavorna; 19. S.
Silvestro di Vitiana; 20. S. Martino di Bori; 21. S. Sisto dello stesso pievanato; 22. S. Jacopo di Gragno; 23. S.
Michele di Guzano; 24. S. Pantaleone; 25 S. Simone; 26.
Spedale di Calavorna; 27. Monastero delle donne di Campo S. Pietro ; 28. Eremitorio di Giuncheto.
Gli onori e la supremazia della pieve di Loppia, mediante una bolla di Giovanni vescovo di Lucca del 23 gennajo dell’anno 1390, furono trasferiti nella chiesa de’SS.
Jacopo e Cristoforo a Barga, dove però da molto tempo innanzi trovavasi il fonte battesimale, per la ragione, dice la bolla, che la terra di Barga era situata in luogo più domestico e assai popolato. La parrocchia della pieve di S. Maria a Loppia nel 1833 contava 1473 abitanti.
Cristofano a Barga, dalla qual terra l’attuale borgata di Loppia è circa 2 miglia a scirocco nella Comunità Giurisdizione predetta, Diocesi di Pisa, una volta di Lucca, Compartimento pisano.
È situata alla sinistra del Serchio lungo la strada rotabile che al borgo delle fornaci staccasi dalla via provinciale della Garfagnana per salire a Barga.
Le memorie più antiche del castello e pieve di Loppia ce le forniscono le carte dell’Archivio Arcivescovile Lucchese; tostoché per mezzo di esse sino dal secolo IX si cominciano a conoscere i signori del castello di Loppia e del suo vasto piviere, nella nobile famiglia longobarda lucchese de’Rolandinghi, che fu consorte alla casa magnatizia da Monte Magno, da Corvara, ec.
Essa per altro, rapporto ai suoi beni di Loppia, era feudataria dei vescovi di Lucca, da tre dei quali, il vescovo Teudegrimo nel 982, quindi il Vescovo Gherardo nel 994, e finalmente nel 1277 il vescovo Paganello concederono ai cattani di Loppia a titolo di enfiteusi, ossia di feudo molti beni di pertinenza della pieve di S.
Maria e S. Giovanni Battista di Loppia.
Probabilmente appellare voleva alla stessa consorteria di nobili un giudicato celebrato in Lucca nel maggio dell’anno 1077 (ab incaratione) per comando della contessa Beatrice, a cagione di una lite che verteva fra l’abate del monastero di Camajore e la generazione de Lopis, (ch’io dubito debba leggersi de Lopia) relativamente ad una terra posta in Vecchiano.(MURAT.
Ant. M. Aevi.) – Vedere BARGA.
La pieve di Loppia, nella quale continuarono ad avere per lunga età giuspadronato i Rolandinghi di Lucca, nel secolo XIII aveva soggette le seguenti 28 chiese : I. S.
Comizio di Pedona; 2. S. Lucia di Colle Bertingo; 3. S.
Martino di Ghivizzano; 4. S. Martino di Coreglia, 5. S.
Stefano di Lucignano, 6. S. Giusto di Tiglio, 7. S. Andrea di Seggio ; 8. S. Silvestro d’Ariana; 9. Chiesa di Rocca Pettorita (oggi di Pettori); 10. S. Pietro di Lupinaja ; 11.
S. Quirico di Castelvecchio; 12. Spedale del Ponte Populi (oggi Perpoli); 13. S. Maria di Trepignana; 14. S.
Michele d’Albiano; 15. S. Jacopo e S. Cristoforo di Barga; 16. S. Frediano di Sommo Cologna, 17. S. Regolo di Catignana; 18. S. Nicolao di Calavorna; 19. S.
Silvestro di Vitiana; 20. S. Martino di Bori; 21. S. Sisto dello stesso pievanato; 22. S. Jacopo di Gragno; 23. S.
Michele di Guzano; 24. S. Pantaleone; 25 S. Simone; 26.
Spedale di Calavorna; 27. Monastero delle donne di Campo S. Pietro ; 28. Eremitorio di Giuncheto.
Gli onori e la supremazia della pieve di Loppia, mediante una bolla di Giovanni vescovo di Lucca del 23 gennajo dell’anno 1390, furono trasferiti nella chiesa de’SS.
Jacopo e Cristoforo a Barga, dove però da molto tempo innanzi trovavasi il fonte battesimale, per la ragione, dice la bolla, che la terra di Barga era situata in luogo più domestico e assai popolato. La parrocchia della pieve di S. Maria a Loppia nel 1833 contava 1473 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1835, Volume II, p. 802.
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