MAGLIANO, o MUGLIANO in Val di Chiana

– Casale la cui cappella di S. Pietro era compresa nel popolo della Pieve al Toppo, attualmente nella cura plebana della badia al Pino, Comunità e circa 3 miglia toscane a scirocco di Civitella, Giurisdizione del Monte S. Savino, Diocesi e Compartimento di Arezzo.
Il luogo di Magliano, o Mugliano, esiste un quarto di miglio a settentrione della badia al Pino sulla strada provinciale del Bastardo lungo il torrente Vingone. Questa tenuta posseduta attualmente dalla stirpe degli Albergotti di Arezzo, nel secolo XI apparteneva ai vescovi aretini, uno dei quali, Teodaldo, con atto pubblico del novembre 1024 donò ai monaci Benedettini di S. Flora e Lucilla, fra gli altri effetti terram illam, quae dicitur S. Viti, quae est domnicata juris nostri Episcopii, et est in Villa de Muglano prope rivo, qui dicitur Vignone infra plebe S.
Mariae in Toppo etc.
In una carta del novembre 1072 pubblicata dal Muratori nelle sue Antichità Estensi si rammenta pure questo Mugliano (Muglanum) della Chiusura Obertenga.
Anche la chiesa di S. Pietro di Magliano o Mugliano fu fondata, oppure divenne padronato dei monaci suddetti, tostochè ai 19 giugno 1288 l’Ab. di S. Flora e Lucilla eleggeva il rettore di S. Pietro di Mugliano nel piviere del Toppo, a onore del Ven. Guglielmo vescovo di Arezzo, e del Rev. Nercone pievano di detta pieve, il quale in detto dì confermò il prete eletto. (LETT. CRITIC. D’UN ARETINO, pag. 39 c. III).
Ma il documento più importante per la storia idraulica di questa contrada è una mappa idrografica del medio evo, in cui si trovano rappresentati com’erano allora i contorni del piviere del Toppo e di Mugliano. Essa fu pubblicata ed illustrata nel 1821 dal celebre conte Vittorio Fossombroni, come quella che stà a confermare solennemente la verità del fenomeno idraulico sul rovesciato andamento della Chiana toscana, e dei diversi suoi influenti, i quali tutti recavano le loro acque verso il Tevere, per un cammino in conseguenza diametralmente opposto a quello attuale. – In essa mappa veggonsi disegnati i contorni di Mugliano o Magliano, quelli di Battifolle, e del Toppo sino al Borghetto dell’Olmo e alla gola di Chianni. Dal qual documento non solo apparisce, che le acque della Chiana a quel tempo (intorno al secolo XIII) correvano da settentrione verso ostro, ma che la pianura di Magliano e del Toppo, oggi fertile ed asciutta, era coperta da una palude, al bonificamento della quale sembra ne richia mi una provvisione della Rep. Fior. del 1388. – Vedere TOPPO (PIEVE AL) E MAGLIANO del Val d’Arno aretino.
Dal privilegio poco sopra citato si è veduto, che la badia di S. Flora e Lucilla di Arezzo fino dal 1024 ebbe in dono dei terreni nella villa di Mugliano; ed ora la carta pubblicata dal conte Fossombroni viene a confermare che quel monastero, per il di cui conto fu eseguita quella mappa, continuò ad avere possessioni anche nei secoli posteriori all’XI nei contorni di Mugliano.
(FOSSOMBRONI, Memorie Idrauliche, ediz. di Montepulciano del 1835). – Vedere MAJANO sotto Arezzo.
Riferimento bibliografico:

E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 18.