MALAMERENDA (COLLE DI)
in Val d’Arbia.
– Casale con parrocchia (SS. Simone e Giuda) cui fu anneso S.
Lorenzo a Borgo Vecchio , spettante alla Comunità della Masse S. Martino, Giurisdizione Diocesi e Compartimento di Siena, che è quasi miglia toscane 4 al suo settentrione.
Trovasi il Colle di Malamerenda situato fra l’Arbia e il torrente Tressa, attraversato dalla strada regia romana lungo la quale esiste la chiesa parrocchiale, poco lungi da un distrutto ospedaletto (S. Lazzaro) destinato ai lebbrosi.
Dopo eretta in cura, la chiesa di Malamerenda nel 1538 fu concessa in padronato alle monache degli Angeli di Siena, le quali vi tennero un cappellano curato, finchè nel 1628 essa venne dichiarata parrocchiale di libera collazione.
Esiste in questa chiesa un quadro colorito dal Casolani, rammentato nei Cenni storici artistici dal benemerito cittadino sanese, il fu Ettore Romagnoli.
Gigli nel Diario sanese parlando di questo luogo disse, essere favoloso il racconto, che l’osteria esistente tuttora costà prendesse il nome di Malamerenda dall’uccisione di 18 militi di casa Tolomei sacrificati nel 1331 alla vendetta da una consorteria de’Salimbeni all’occasione di una merenda: tostochè il nomignolo di questa località è di più antica data.
Prossima alla chiesa vedesi la villa Sani, che ha un’ornata moderna cappella. L’epoca della unione della parrocchia di Brogovecchio alla cura di Malamerenda io finora l’ignoro.
Presentemente Borgovecchio è villa signorile de’marchesi Nerli. – Vedere BORGOVECCHIO d’Arbia, e COLLE DI MALAMERENDA.
La parrocchia di Colle Malamerenda nel 1833 contava 125 abitanti.
Lorenzo a Borgo Vecchio , spettante alla Comunità della Masse S. Martino, Giurisdizione Diocesi e Compartimento di Siena, che è quasi miglia toscane 4 al suo settentrione.
Trovasi il Colle di Malamerenda situato fra l’Arbia e il torrente Tressa, attraversato dalla strada regia romana lungo la quale esiste la chiesa parrocchiale, poco lungi da un distrutto ospedaletto (S. Lazzaro) destinato ai lebbrosi.
Dopo eretta in cura, la chiesa di Malamerenda nel 1538 fu concessa in padronato alle monache degli Angeli di Siena, le quali vi tennero un cappellano curato, finchè nel 1628 essa venne dichiarata parrocchiale di libera collazione.
Esiste in questa chiesa un quadro colorito dal Casolani, rammentato nei Cenni storici artistici dal benemerito cittadino sanese, il fu Ettore Romagnoli.
Gigli nel Diario sanese parlando di questo luogo disse, essere favoloso il racconto, che l’osteria esistente tuttora costà prendesse il nome di Malamerenda dall’uccisione di 18 militi di casa Tolomei sacrificati nel 1331 alla vendetta da una consorteria de’Salimbeni all’occasione di una merenda: tostochè il nomignolo di questa località è di più antica data.
Prossima alla chiesa vedesi la villa Sani, che ha un’ornata moderna cappella. L’epoca della unione della parrocchia di Brogovecchio alla cura di Malamerenda io finora l’ignoro.
Presentemente Borgovecchio è villa signorile de’marchesi Nerli. – Vedere BORGOVECCHIO d’Arbia, e COLLE DI MALAMERENDA.
La parrocchia di Colle Malamerenda nel 1833 contava 125 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 28.
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