MARCIALLA
(quasi Marci Aula) in Val d’Elsa.
– Villata che dà il suo nome al popolo di S. Maria presso il distrutto Castello di Pogna nel piviere di S. Pietro in Bossolo, Comunità e circa 4 miglia toscane a grecale di Certaldo, Giurisdizione di Castel Fiorentino, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Esiste due miglia circa a libeccio del borgo di Tavarnelle sopra un poggio di marna conchigliare frastagliato intorno per balze e dirupi, sul comignolo dove dubito che fosse il distrutto castello di Pogna dei conti Alberti; mentre che costà trovasi tuttora un gran piazzale elevato circa 650 br.
sopra il livello del mare, a cui deve salirsi per ogni lato. – La chiesa di Marcialla è contornata da un circondario di case, (forse piantate sui fondamenti del disfatto castello), le quali costituiscono intorno alla piazza l’aggregato di quasi tutto il paese.
Che sino dall’epoca in cui esisteva il castello di Pogna la chiesa parrocchiale di S. Maria fosse quella stessa che prese dopo il distintivo di Marcialla lo provano più strumenti autografi. Ne citerò fra i molti uno del 20 luglio 1317, mercè cui Buino del fu Ranieri de’Buonsignori da Marcialla del popolo di S. Maria a Pogna, dimorante in Siena, a nome anche dei suoi figli vendè per il prezzo di 600 fiorini d’oro a Nuccio Legnajolo del popolo di S.
Angelo a Nebbiano tutte le case e piazze che possedeva sopra il poggio di Marcialla, con più cinque pezzi di terra e un podere situati nel piviere di S. Lazzaro a Lucardo.
(ARCH. DIPL. FIOR. Carte di Cestello).
Nel 15 luglio del 1390, per testamento fatto nel popolo di S. Martino a Majano di Lucardo, donna Masa del fu Tano da San Casciano, vedova del fu Piero di Gerino del popolo di S. Maria a Pogna, fra i varii legati pii ne lasciò uno perchè si celebrassero due messe per settimana dai frati Agostiniani Romitani di Marcialla nella loro chiesa di S.
Maria. – Che questa chiesa parrocchiale di Marcialla fosse uffiziata dai frati del convento, ora canonica annessa, lo dichiarano altre pergamene di quei religiosi Romitani riunitisi più tardi ai loro confratelli nel convento di S.
Lorenzo a Poggibonsi. Tale è un istrumento del 27 ottobre 1401 fatto nel poggio di Marcialla, col quale donna Piera del fu Muzzi del popolo di S. Pietro a Petrognano dona al convento di S. Maria a Marcialla dell’ordine di S.
Agostino un pezzo di terra posto nel popolo di S. Maria a Pogna, in luogo detto Melora .
Con altro istrumento del 5 settembre 1408, rogato nel popolo di S. Maria a Pogna Piero del fu Angelo degli Orlandini da Marcialla, del popolo di S. Maria a Pogna contado fiorentino vendè a Simone del fu Salvi da Marcialla una casa con casolare e annessi, posta in luogo detto alle Masse del poggio di Marcialla. (ARCH. DIPL.
FIOR. Carte degli Agostiniani di Poggibonsi).
Dopo il 1408 non si riscontrano più documenti che parlino del convento degli Eremitani di Marcialla; dondechè si può a un circa fissare sul principio del secolo XV la soppressione di quei claustrali e la loro riunione al convento di S. Lorenzo a Poggibonsi.
Il proposto Marco Lastri, che villeggiò nell’autunno del 1774 nella villa del Mocale nei contorni di Marcialla, scrisse una lettera odeporica vertente su questa porzione di Val d’Elsa, nella quale leggesi una bella descrizione della casa di campagna dov’egli fu accolto, decantando la sua situazione in guisa da gareggiare non solo con la villa di Lonchio del Magalotti, ma con quella Cumana di Cicerone, con la Mantovana di Virgilio, e con la Tiburtina di Orazio.
La parrocchia di S. Maria a Marcialla, già a Pogna, nel 1833 contava 625 abitanti.
Esiste due miglia circa a libeccio del borgo di Tavarnelle sopra un poggio di marna conchigliare frastagliato intorno per balze e dirupi, sul comignolo dove dubito che fosse il distrutto castello di Pogna dei conti Alberti; mentre che costà trovasi tuttora un gran piazzale elevato circa 650 br.
sopra il livello del mare, a cui deve salirsi per ogni lato. – La chiesa di Marcialla è contornata da un circondario di case, (forse piantate sui fondamenti del disfatto castello), le quali costituiscono intorno alla piazza l’aggregato di quasi tutto il paese.
Che sino dall’epoca in cui esisteva il castello di Pogna la chiesa parrocchiale di S. Maria fosse quella stessa che prese dopo il distintivo di Marcialla lo provano più strumenti autografi. Ne citerò fra i molti uno del 20 luglio 1317, mercè cui Buino del fu Ranieri de’Buonsignori da Marcialla del popolo di S. Maria a Pogna, dimorante in Siena, a nome anche dei suoi figli vendè per il prezzo di 600 fiorini d’oro a Nuccio Legnajolo del popolo di S.
Angelo a Nebbiano tutte le case e piazze che possedeva sopra il poggio di Marcialla, con più cinque pezzi di terra e un podere situati nel piviere di S. Lazzaro a Lucardo.
(ARCH. DIPL. FIOR. Carte di Cestello).
Nel 15 luglio del 1390, per testamento fatto nel popolo di S. Martino a Majano di Lucardo, donna Masa del fu Tano da San Casciano, vedova del fu Piero di Gerino del popolo di S. Maria a Pogna, fra i varii legati pii ne lasciò uno perchè si celebrassero due messe per settimana dai frati Agostiniani Romitani di Marcialla nella loro chiesa di S.
Maria. – Che questa chiesa parrocchiale di Marcialla fosse uffiziata dai frati del convento, ora canonica annessa, lo dichiarano altre pergamene di quei religiosi Romitani riunitisi più tardi ai loro confratelli nel convento di S.
Lorenzo a Poggibonsi. Tale è un istrumento del 27 ottobre 1401 fatto nel poggio di Marcialla, col quale donna Piera del fu Muzzi del popolo di S. Pietro a Petrognano dona al convento di S. Maria a Marcialla dell’ordine di S.
Agostino un pezzo di terra posto nel popolo di S. Maria a Pogna, in luogo detto Melora .
Con altro istrumento del 5 settembre 1408, rogato nel popolo di S. Maria a Pogna Piero del fu Angelo degli Orlandini da Marcialla, del popolo di S. Maria a Pogna contado fiorentino vendè a Simone del fu Salvi da Marcialla una casa con casolare e annessi, posta in luogo detto alle Masse del poggio di Marcialla. (ARCH. DIPL.
FIOR. Carte degli Agostiniani di Poggibonsi).
Dopo il 1408 non si riscontrano più documenti che parlino del convento degli Eremitani di Marcialla; dondechè si può a un circa fissare sul principio del secolo XV la soppressione di quei claustrali e la loro riunione al convento di S. Lorenzo a Poggibonsi.
Il proposto Marco Lastri, che villeggiò nell’autunno del 1774 nella villa del Mocale nei contorni di Marcialla, scrisse una lettera odeporica vertente su questa porzione di Val d’Elsa, nella quale leggesi una bella descrizione della casa di campagna dov’egli fu accolto, decantando la sua situazione in guisa da gareggiare non solo con la villa di Lonchio del Magalotti, ma con quella Cumana di Cicerone, con la Mantovana di Virgilio, e con la Tiburtina di Orazio.
La parrocchia di S. Maria a Marcialla, già a Pogna, nel 1833 contava 625 abitanti.
Riferimento bibliografico:
E. REPETTI, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 1839, Volume III, p. 53.
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